14 giugno 2015

SITUAZIONE DI OGGI

Faccio un lavoro di sportello e spesso mi capita di parlare con persone, prima che contribuenti, spesso disperati dalla giungla delle tasse e dalla tagliola della pesante imposizione tributaria. Tutto questo è arci noto al nostro Governo che bellamente pensa a tutt'altro o è incapace di entrare dentro la materia e disegnare delle soluzioni efficaci. D'altronde se il Ministro della Difesa non è in grado di prendere in mano un fucile, non credo che il Ministro delle Finanze sia in grado di calcolare i tributi locali. Nel frattempo domenica ci sono stati i ballottaggi per le elezioni amministrative e il Pd ha perso Venezia e Arezzo. Magari il risultato sarà motivo di interesse e valutazione del partito e dei suoi dirigenti. Certo che parlare di dirigenti politici mi fa rabbrividere, sembra che il partito sia una società. Lo è e con stipendi immagino belli gonfi, a cui naturalmente non rinunciano per nulla al mondo. Parliamo di immigrati. Un giorno sono buonisti, il giorno dopo no, un giorno li vogliono, il giorno dopo no. Chi ieri li accettava, e magari firmava atti che obbligavano il paese, oggi sputa sentenze di ricacciarli a casa. E questa è l'ennesima immagine da baraccone che la nostra politica offre ai cittadini. Poi ci sono cittadini che vengono da me e mi dicono che manaca poco e impugnano il fucile e fanno una strage. Cosa si può rispondere a queste persone? Hanno ragione? Hanno torto? Andate a Roma, mi verrebbe voglia di dire. Siamo allo stato brado, siamo ormai alla disperazione, stato pericoloso che segue la depressione. Leggi sul giornale, ogni giorno, di gesti folli. E i politici sentenziano ma nulla fanno. Cosa deve pensare e fare un cittadino?

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