1 novembre 2012

CASA

E' tempo di chiedersi se non è giunta l'ora che smolli le tende e cominci seriamente a cercarmi una casa. In questi giorni i miei sono abbastanza presi dalla questione casa. Vedo soprattutto mio padre molto attento e concentrato sull'argomento, il che significa che non parla, che si irrita per nulla e che dentro di sè, secondo me, non vede l'ora che io mi sposi e vada a vivere da solo. Un bel quadretto che ogni genitore naturalmente vorrebbe disegnare attorno al proprio figlio. Io lo capisco e mi rincresce pensare che deve occuparsi, per forza, del problema casa e garantire anche a me un alloggio. Nella mia follia io sinceramente non so neppure se sia giusto per forza costruirsi una famiglia e una casa oppure dare voce e credito al destino. E sinceramente non l'ha neppure scritto l'apostolo Giovanni nel Vangelo che io debba vivere da solo. Non ho mai pensato al problema casa, dall'altro giorno questo tarlo è entrato anche nella mia testa. E come mio padre divento anche io silenzioso, irritabile e desideroso che i miei si sposino e vadano a vivere da soli.

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