7 novembre 2012

VITA

Tutto scorre inevitabilmente. E' il segno del tempo che si muove e che lascia traccia dentro di noi e sulla pelle. E' il tempo che non dorme. E' il tempo inquieto. E' il tempo che tanto abbiamo desiderato. Come abbiamo desiderato esserci ancora, rotolarci lungo i muri, grattare con le unghie la terra. E' la città sopra di noi che si muove, che ci lascia inquieti a respirare.  Siamo consapevoli, vivi, ci arrampichiamo lungo i palazzi e ci nascondiamo sotto le gallerie. D'un colpo l'estate diventa autunno. La città diventa sempre più scura. Rinoceronti intonano canti di morte. Non abbiamo tempo di pensare, non abbiamo desiderio di fermarci. Pensiamo solo a bruciare.

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