30 aprile 2013

IL NUOVO GOVERNO

Il Governo è fatto, questa è già una notizia importante visto che da due mesi eravamo senza "comandante". Il come è stato fatto potrebbe anche passare in secondo piano, vista l'urgenza conclamata di avere qualcuno che guidi il paese. Onestamente questo Governo non mi piace. Letta ha saputo dialogare e coinvolgere il centro-destra, cosa che Bersani non era riuscito o non voleva fare. E' venuto però fuori un Governo dove i posti-chiave sono andati ai parlamentari vicino a Berlusconi e Monti, il PD è evidente che si sia ritagliato dei posti meno strategici. Pensiamo ad esempio al Ministero degli Interni andato ad Alfano e quello dei Rapporti con il Parlamento andato a Franceschini. E' inutile nasconderlo che il PD ha dovuto scendere a compromessi con Berlusconi e Monti. Teoricamente i veri vincitori sono loro due e il PD esce ridimensionato, condizionato e con evidenti spaccature interne. Oltre ad avere perso l'alleato Vendola che di grandi alleanza non ne vuole sentire parlare. C'è da dire, però, leggendo attentamente i nomi dei Ministri che si è scelta una linea morbida, ovvero tutti i nomi presenti sono personalità che appartengono alla linea meno dura dei rispettivi partiti o coalizioni. Pensiamo a Lupi, Quagliarello, Mauro. Cioè, sono rimasti fuori i nomi d'assalto dei partiti, quelli che li avevano contraddistinti negli ultimi anni. Rimane invece il nodo Grillo. E qui devo dargli ragione in parte. Il Movimento 5 Stelle sbaglia nel continuare a mantenere un posizione rigida però con questo "inciucio" doveroso, viste le condizioni attuali dell'Italia, era necessario e doveroso coinvolgere il Movimento, visti anche i numeri delle passate elezioni. In questo modo si sono ignorati milioni di voti. Mi viene fuori una battuta per concludere: i due killer, che in tempi diversi e con mezzi diversi ci hanno ucciso, ora ritornano alleati e conclamati. Solo in Italia capita di vedere sinistra e destra a braccetto.

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