19 settembre 2014

LAVORO

Quando cercavo lavoro ho chiesto poco aiuto e sinceramente poche persone si sono mostrate disponibili ad aiutarmi. In Italia sembra proprio che il tema 'lavoro' sia una sorta di tabù dove chiedere aiuto diventa disonorevole per chi lo fa e troppo impegnativo per la persona a cui è richiesto aiuto. Oggi che sono un 'precario a tempo indeterminato', mi è capitato per mia volontà di farmi dare dei c.v. da due persone che in questo momento non se la passano benissimo. Sinceramente ho trovato questo gesto spontaneo, cioè se un conoscente o un amico ha bisogno, non vedo perchè privarlo almeno di un gesto che può renderlo un poco più sereno. Purtroppo non ho la bacchetta magica e non l'ho mai avuto con me stesso, ma il passa parola è l'arma migliore per far girare le notizie. In questi tempi bui se non ci si da una mano tra di noi vicendevolmente e con gratuità, non so dove finiremo visto che lo Stato a noi non ci pensa. Ieri ho rivisto una cara vecchia amica delle scuole elementari, erano su per giù 30 anni che non la vedevo, poi tramite FB ci siamo resi conto di abitare così vicini che era un peccato non vedersi e salutarsi. Ovviamente, come è giusto che sia, abbiamo parlato dei vecchi tempi e di quanto in fondo le cose erano belle, genuine e spontanee, poche cose ma apprezzate. Io per esempio avevo il calcio, le figurine, i cartoni animati e i giochi in cortil. Non c'erano i computer, i cellulari, i videogames erano agli inizi. C'erano i Topolini e i fumetti da leggere, c'erano tanti giochi da fare con la manualità e insieme ad altri amici. Oggi, da grande, guardo i ragazzini e li trovo molto diversi. Non che siano peggiori o migliori di noi ma semplicemente soli, chiusi nel loro mondo virtuale di cellulari e computer, di reatà virtuale, di cose che la mia generazione ha conquistato con il tempo e con gli anni. Non eravamo migliori ma avevamo più il contatto e la padronanza con la realtà e con le piccole cose.

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