27 settembre 2014

NIENTE AMERICA

La notizia credo abbia stupito quasi tutti. Io sicuramente non aspettavo un esito così anomalo e imprevisto. "Il Bologna ai bolognesi", così hanno detto i grandi capi della società dopo aver concluso l'accordo che porta ad un aumento di capitale societario da parte del numero uno del gruppo Segafredo. Dunque, niente Tacopina, niente Saputo, niente americani. Il Bologna rimane per ora in mano ai bolognesi e Guaraldi per il momento rimane Presidente della società. Ora, Zanetti, che è il boss di Segafredo, sicuramente se ha fatto questa operazione economica (milionaria) non l'ha fatta per perderci denaro. Sicuramente è una persona seria e capace, per cui, secondo me, e'un preludio per un passaggio di proprietà che garantirebbe a Zanetti il controllo definitivo della società. Nel frattempo Baraldi, uomo di fiducia, entra in società. Come l'ha presa la città? Il sogno americano dava respiro internazionale e una forte ventata di risorse economiche, oltre ad un rilancio della squadra che attualmente naviga a vista in serie B. Il sogno americano ci ha illuso che il Bologna potesse diventare un domani la Roma di oggi. Il sogno americano ci portava fiori dal provincialismo che affligge, in generale, la città. Proprio quel provincialismo tanto odiato ma anche amato, che comunque ti permette di rimanere con i piedi per terra e fare le cose fatte bene. Anche io ero affascinato dal sogno americano ma, per un certo verso, ero dispiaciuto che Bologna perdesse quel giusto provinciale come in fondo ha sempre avuto il Parma e di cose belle il Parma ne ha fatte. Di sicuro chi non deve parlare sono le istituzioni pubbliche, riconosciute e non riconosciute. Il Bologna Calcio e' affare sportivo e non politico. Per chiudere, cambio discorso e scrivo un dubbio che mi torna in testa ogni volta che il nostro Premier parla di riforma del lavoro: ma siamo sicuri che cambiare l'articolo 18 comporta una ripresa del lavoro e quindi economica? A me pare proprio una battaglia inutile per raggiungere un obiettivo non primario in questo momento. Diciamo che si discute di questo problema (se tale può' essere considerato) per accontentare evidentemente lobby e forse politiche. Io aspetto la riforma elettorale almeno andiamo a votare!

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