12 settembre 2014

11 SETTEMBRE

Ieri era il giorno della memoria. L'11 settembre del 2001 le Torri Gemelle di New York crollarono dopo un attacco aereo. Sono passati un po' di anni da quella tragedia e ogni anno che passa, forse come è giusto che sia, scema piano piano il ricordo. Il 2001 è stato credo uno spartiacque per gli Stati Uniti che hanno cominciato a concentrarsi contro il terrorismo del medio oriente. Ci sono libri molto interessanti, alcuni si spingono decisamente verso la fantascienza, che interpretano questa vicenda sotto diversi aspetti. Uno per esempio che è emerso quasi subito è che in realtà fossero gli Stati Uniti stessi gli artefici di questa tragedia umana. Io personalmente non ci credo, però degli Stati Uniti non mi fido. Intanto la Russia, per tutto quello che ha combinato e continua a combinare in Ucraina, viene semplicemente sanzionata. D'altronde i potenti della Terra hanno detto che non è possibile e conveniente aprire un conflitto bellico e pertanto rimangono le sanzioni. Per carità, benissimo che non scoppi alcun conflitto però esistono, come d'altronde era da immaginarsi, due pesi e due misure. Quando l'avversario è assai potente, meglio trattare che scontrarsi direttamente. Il nostro Premier nel frattempo da Vespa, così mi risulta avendo sentito un programma radiofonico che ne parlava, ha parlato per un po' di numeri e cifre. Ma intanto l'Europa, come al solito, ci bacchetta e secondo me anche in modo esagerato, non è possibile che l'Italia sia il male di questa Europa o che per colpa anche dell'Italia le cose vanno male. Diciamo che rigore e crescita, che, se ho capito bene, è lo slogan europeo, non sono termici che possono accordarsi, almeno a breve termine. Mi sembra che l'Europa spinga decisamente verso il rigore, i paletti, le chisure, i controlli e tutto quanto non permette flessibilità e volatilità dell'economia. Ma questi sono miei giudizi e io non sono un economista ma un semplice cittadino, però su questo punto appoggio decisamente Renzi che vede un' Europa troppo rigorosa. Questo fine settimana, o meglio domenica, vorrei andare a Torino o Parma.

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