13 settembre 2014

ANNI FA

C'è una storia che mi è venuta in mente tempo fa. I fatti sono verosimilmente accaduti ma io l'ho testa, un poco diversa da come credo sia avvenuta e mi piacerebbe raccontarla. Mi stupisco come ancora nessuno abbia pensato ad una trasposizione cinematrografica. Va' bene, non diventerò mai un regista ma proporre l'idea non sarebbe male. Oggi una prova veramente difficile è quella di essere onesti, seri e accettare la vita nella sua quotidianità sia brutta che bella. Se riusciamo a farlo, siamo davvero grandi. Chiara 'Luce" dobbiamo leggerla nella sua vita reale che ha trascorso, senza farci influenzare da giudizi, parole, commenti e ricordi di chi l'ha conosciuta. Sto leggendo un libro che per anni e anni ho sperato di trovare in versione cartacea e cioè Sposerò Simon Le Bon. Ho visto il film e mi è piaciuto. Un film leggero ma racconta la Milano che ho vissuto e gli anni che ho vissuto. Il libro, che poi è un diario di questa ragazzina innamorata persa dei Duran Duran, diventò all'epoca un caso. Oggi fa sorridere, se vogliamo, visto che ogni giorno mitizziamo tutto e tutti, siamo pronti quasi a fare follie per il nostro idolo. Ieri c'erano i Duran Duran, poi ci sono stati i Take That e i Backstreet Boys, infine gli One Direction. I genitori che quando erano giovanotti ascoltavano i Duran o gli Spandau o gli Wham o i Depeche, oggi portano i figli ad ascoltare i loro musicisti preferiti e magari guardano con loro X-Factor o The Voice. Insomma, i tempi cambiano e cambiano anche gli amori. Penso a quando Milano aveva il Pala Tenda, che era una sorta di tendone del circo. Oggi abbiamo il Forum oppure i concerti li fanno all'Ippodromo o anche direttamente in Piazza Duomo. Erano altri anni, non so se migliori o peggiori, ma erano comunque altri anni e io un po' di nostalgia per quegli anni la provo. Forse perchè ero piccolo e forse perchè sono un romantico, nostalgico. L'Inter anni ottanta, mio papà che mi preparava il latte alla domenica e la teglia con le patate / agnello, le mazzate con mia sorella, i pomeriggi con mia mamma e mia nonna, le partite in corridoio e quella spensieratezza di cui oggi sento la mancanza.

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