17 settembre 2014

GIUDICI COSTITUZIONALI

L'ultima penosa scena del nostro Parlamento Italiano si sta compiendo in questi giorni. L'elezione dei due giudici costituzionali sta decisamente imbarcando i parlamentari, credo che oggi sono arrivati alla dodicesima seduta e per lo più oggi è camere unite. Capisco se la cosa fosse avvenuta per eleggere il Presidente della Repubblica, soltanto per il ruolo che ricopre sono comprensibili malumori, interessi di parte e frizioni. In questo caso però parliamo, con tutto rispetto, di due giudici costituzionali e quindi non strettamente vitali per il cammino del Parlamento. Quanto accade dimostra l'incapacità del Parlamento di risolvere anche questioni minori oltre all'incapacità di non rendersi conto che gli obiettivi primari latitano con queste perdite di tempo. Sinceramente trovo più urgente il problema economico e sociale degli italiani piuttosto che la nomina di due giudici. Il nostro Premier è ben convinto di andare avanti nel ormai famoso e apocalittico percorso dei mille giorni cioè 3 anni circa. Mi chiedo tra 3 anni in quali condizioni saremo. Al momento le istituzioni che studiano il benessere dei paesi, i centri studi che fanno ricerca, gli organi europei preposti ad analizzare la situazione economica dei paesi membri non sembrano decisamente ottimisti sulla situazione italiana, anzi si parla di regressione, di non crescita. Il Premier va' avanti ma dovrebbe avere il coraggio di ammettere che il percorso intrapreso, al momento, non da frutti ma anzi il paese non inverte la rotta. Il famoso bonus fiscale degli 80 euro in busta paga per il momento rimane un mistero anche per chi studia queste cose, cioè la domanda spontanea che ci si chiede è questa: a che cosa sta servendo? Io, in un post precedente a questo, avevo espresso la mia opinione, risssumendolo semplicemente come una mera mossa politica, al pari del tagli ICI di Berlusconi e senza alcun fondamento economico alle spalle. Infatti si sta rivelando per quello che è cioè: prendi i soldi e scappa. Gli italiani quei soldi li usano per contribuire al pagamento dei debiti che non riescono a saldare con la normale entrate mensile. O anche, per alcuni, sono un piccolo tesoretto da conservare in vista di futuri investimenti più importanti. I consumi ordinari non si alzano con un bonus fiscale ma trasmettendo innanzitutto sicurezza lavorativa al lavoratore e al suo datore, ma anche trasmettendo ottimismo che il futuro sarà meno duro del presente.

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