9 marzo 2015

CASA DI LUCIO, SOLO DI LUCIO

In questi giorni si è celebrato l'anniversario della scomparsa  di Lucio Dalla, esattamemnte l'1 marzo del 2012. La sua casa di via D'Azeglio si è riempita di amici e conoscenti, ma anche persone comuni che, pagando un biglietto, potevano vedere dove viveva il celebre cantautore bolognese. Per chi non è mai stato a Bologna o non sa dove sia la casa di Lucio, è esattamente a metà di Via D'Azeglio, angolo con piazza dei Celestini. Io sono convinto che questo evento sia stato un puro atto di sciacallaggio all'intimità e al privato di Lucio Dalla. Già con la sua morte sono iniziate le operazioni di sciacallaggio per contendersi il ricco patrimonio. Poi l'estromissione del suo amico. Oggi questa invasione barbarica in cui tutti potevano mettere il naso nella sua intimità, sedersi sulla sua poltrona, fotografare gli angoli della casa, l'ho trovata di un malgusto e di un'ipocrisia tipico all'italiana. E ancora più fastidioso è il fatto che oggi tutti si professino amici, conoscenti e estimatori di Lucio Dalla. Comunque sia, in questo fine settimana siamo stati a Bologna. La casa era chiusa e comunque, per suo rispetto, non ci sarei mai andato dentro. Siamo stati a Bologna e abbiamo dormito in Via Saffi, praticamente a 10 minuti da Porta San Felice e quindi dal centro cittadino. Ho fatto un po' di fotografie, devo dire che mi sono scatenato. Sono contento perchè sono riuscito ad andare all'Indiano di Via San Felice e anche al Gelatauro di San Vitale. Piccoli ricordi della mia esperienza di vita bolognese. 

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