12 ottobre 2013

PRECARIO

Ieri, con buona soddisfazione, ho fatto un paio di foto nei luoghi classici di Milano che si prestano bene alla mia fotografia urbana. In particolare ne ho scattata una che manderò ad un concorso che mi sembra interessante e a cui parteciperò. Le temperature sono andate giù abbastanza rapidamente, mi sa che questo inverno sarà un inverno pesante. Purtroppo non sono nel mio massimo splendore e capisco anche che io vado a cicli. Patisco molto il tempo, la qualità del tempo, chi mi gira intorno, le parole, i rumori, gli ambienti. Vivrei bene in un locale nel centro di Milano, il classico locale dove se guardi giù vedi il casino ma se ti allontani dalla finestra i doppi vetri attutiscono i rumori. Ieri sera, in modo curioso, sono andato al cinema Cristallo a vedere il film L'Intrepido con Antonio Albanese. Meritava di essere visto solo per il fatto che è ambientato a Milano e che parla di precarietà. Aspetto questo che non può essere considerato estraneo a nessuno di noi, alla fine siamo sempre precari in tutto quanto ci appartiene o che facciamo quotidianamente. Siamo appesi a quel filo che si chiama "forse", quel filo che tiene a galla e che ci fa respirare. 

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