23 ottobre 2013

RITORNO

Oggi è uno dei qui giorni in cui non ho voglia di scrivere o meglio non ho nulla di bello da scrivere. Capitano momenti così, io ci sono abituato perchè fanno parte di me. Mi viene il ribrezzo a parlare di politica e delle loro patetiche scenette quotidiane. Mi viene ribrezzo a parlare degli ambienti di lavoro dove esiste solo invidia, menefreghismo e solitudine. Penso alla libertà come cantava Lucio Dalla ne Le Rondini, infilarsi nei fili delle radio e con la polvere dei sogni volare e volare nel fresco delle stelle. Invece purtroppo non giro il cielo come le rondini, non mi fermo qua e là ma mi devo per forza di cose raffrontare a me stesso, ai miei dolori, alla realtà, al deserto che vedo attorno, che sento dentro, che mi entra come un pugno nello stomaco. Mi sembra di essere ritornato ai tempi d'oro di Bologna con tutte le mie paure, le mie solitudini, le mie notti insonni. Ho capito che dal passato non si può scappare, quelle paure provare allora le avevo solo messe da parte ma mai cancellate veramente. Mi sarebbe piaciuto tornare a Bologna un giorno da vincente e poter camminare libero nelle sue strade e invece affondo giorno dopo giorno, nuovamente, senza scampo.

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