1 luglio 2015

GRECIA

Il Presidente del Catania ammette di aver comprato cinque partite di calcio, nell'ultima stagione di serie B, per salvare la sua squadra dalla retrocessione. E il marcio finalmente viene fuori alla luce del sole. Fa un certo effetto leggere di una dichiarazione spontanea in cui un presidente ammette di aver compiuto degli illeciti. Sembra quasi di ascoltare un padre che per aiutare il figlio tossico in crisi, gli procura la droga e poi, quando pizzicato dagli agenti, fa mea culpa e dice che lo ha fatto con tutto l'amore che aveva per salvare il figlio. Vedremo con questo ennesimo triste episodio come reagiranno gli organi istituzionali che devono vigilare sulla correttezza del mondo del calcio. E intanto la Grecia è sull'orlo del fallimento, code di persone agli sportelli delle banche e debito non pagato al Fmi. Chi andrà in vacanza in Gregia è invitato a portarsi pile di soldi. L'italia è uno dei paesi maggiormente esposti con la Grecia, cioè abbiamo dei soldi messi in questa partita, se fallisce la Grecia questi soldi non li rivedremo più. Ma i buontemponi che stanno al Governo pare abbiano altri problemi e rassicurano che la crisi greca a noi non ci toccherà. Io quando presto soldi e so che non me li ridaranno, un attimo mi preoccupo della cosa. Evidentemente noi italiani stiamo così bene che non ci preoccupiamo di ricadute quasi sicure. Vedi l'andamento della Borsa italiana di lunedì. Arriva il gran caldo e alla radio hanno rievocato il caldo dell'estate 2003. Ricordo quell'estate con un certo orrore per il caldo e per il posto in cui lavoravo senza aria condizionata. Ricordo però anche che iniziai la palestra per la prima volta e andai a Bologna per la prima volta.

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