21 luglio 2015

PRATELLO ROCK.

Ho ascoltato i Massimo Volume, un gruppo di Bologna, zona Pratello. Ho ascoltato il loro ultimo album e secondo me è decisamente un passo avanti rispetto alla musica attuale. Quando poi li ascolto mi viene naturalmente in mente Bologna e il Pratello. Già, il Pratello. Con i tanti giovani che lo affollano, questo quartiere che sembra un bel paesone dove più o meno tutti si conoscono, dove se scendi e vai al tabacchino puoi anche beccare sempre gli stessi clienti. Il Pratello di Radio Alice. Il Pratello delle case occupate. Il Pratello dei locali e del vino e delle birre. Non so come finirò questa vita mia, ma sono fiero e contento di aver vissuto al Pratello, seppur per un breve periodo. Ho visto gli inverni e le estati, la pioggia e il sole, il silenzio e il rumore. La notte e il giorno. Ma probabilmente è Bologna a essermi entrata nel cuore. Non so il perchè e non so quando è accaduto che un giorno io e te ci siamo innamorati, ma è andata così e in fondo è una piccola fortuna quella di esserci conosciuti. Di quegli anni comunque i miei ricordi sono abbastanza lividi, abbastanza metallici, decisamente rumorosi e interiori. Così è capitato che passeggiando sabato sera al Pratello, con le mie due ragazze, mi sembrava strano essere li, dopo qualche anno, in una nuova veste e dentro una vita diversa. Non so come finirà questa vita mia, ma di occasioni ne ho comunque avute. Uno dei miei massimi sogni, incredibile direi, è quello di avere i soldi a sufficienza un giorno per comprarmi un due locali al Pratello. Poi posso anche passare il resto della mia vita li, seduto in cucina, con la tovaglia di plastica e un bicchiere di vino comprato alla Coop, pensando a Zanardi, alla Bologna anni '80 e al fatto che purtroppo non si torna mai alla casella del 'via'.

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