2 luglio 2015

SPLINDER E BLOGGER

E' anni che riempio questo spazio bianco. All'inizio il blog era una novità assoluta, poi è diventato obsoleto e superato dai social network che puntano sulla socializzazione e sulla rapidità di comunicazione cioè l'espressione di un concetto, di un'idea o di una storia, in poche parole. Pensiamo a Twitter per esempio. Ho la sensazione che oggi i blog siano tornati di moda, forse grazie ai 'blogger' famosi, soprattutto quelli che parlano di moda e cose del genere. Mi fa strano pensare che quasi ogni giorno ho scritto delle righe, affrontando spazi diversi, persone diverse, stati d'animo diversi e situazioni diverse, oltre che a errori diversi (anche grammaticali). Non so quanto sarà longevo questo spazio e quanto continuerò a scrivere di me e del mondo circostante, di sicuro gli anni passati a scrivere non sono pochi. 9 anni per l'esattezza. Se ne faccio altri 9 pieni pieni, entro nel record dei post pubblicati in uno spazio internet. Siamo ormai in estate, la luce è ancora bella quando sono le nove abbondanti di sera e la menta ovviamente vola a posti belli, a situazioni belle. L'altro giorno ho rischiato di perdere una chiavetta usb a cui tengo molto. In realtà non l'ho mai persa ma semplicemente l'avevo infilata nei calzoncini che uso per la palestra. Morale: mi sentivo leggermente disperato, non tanto per il supporto fisico in quanto tale, ma per i dati contenuti, tra cui la bozza del libro che ho scritto. Il mio primo libro e non so neppure se lo finirò e se vedrà mai la luce, anche in autoproduzione. Puntualmente tutte le primavere ed estati mi viene fuori la voglia di riprenderlo in mano e finirlo. E poi proporlo. E poi ci sono anche le poesie che ho scritto. Ho pensato bene di fare una copia della chiavetta. Perderla è sempre un attimo.

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