11 febbraio 2014

STADERA

Ci sono volte in cui non spunta alcun concorso fotografico in giro, poi un giorno apri la pagine e ne trovi di interessanti. Ciò che occorre sempre alimentare è la fantasia, la creatività e l'occhio fotografico. In una città può essere facile scatenare la fantasia ma anche difficile se penso che la città è una grande confusione piena di irregolarità. L'altro sabato sono stato in zona Stadera, chiamata anche la Baia del Re. Ci passi, cammini, guardi in giro, magari lo scatto giusto è lì a portata di mano ma ti sfugge per via delle altre mille cose che fanno da contorno al tutto. Era tantissimo che non facevo un giro in quella zona, la prima volta a piedi visto che le altre volte ero passato in macchina. Ricordo una sera d'inverno di molti anni fa, avevo la mitica Uno della Fiat e, non so come, sono arrivato allo Stadera. Ricordo una grandissima nebbia, la musica che usciva dall'autoradio e il deserto intorno. Allo Stadera c'è la Chiesa Rossa, dentro ci sono delle luci applicate alle pareti che le trasformano in diversi colori. Molto bella come scena oltre che insolita se pensiamo a come sono dentro le chiese, soprattutto quelle di periferia. Prima o poi mi sono ripromesso che devo andare a Ponte Lambro. Altre notti infinite. Altre case con dentro tante storie.

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