25 marzo 2012

FRANCESCO

Di recente mia sorella è stata a Ferrara. Ieri mi raccontava che passando in macchina per Bologna ha ripensato un po' a me e al periodo bolognese. Ancora ieri mi sono accorto che quel periodo per me non mi fa nè caldo nè freddo, cioè non mi dispiace parlarne ma allo stesso tempo posso farne anche a meno. Qualcuno dice che l'uomo dinnanzi a dolori molti forti accaduti può come cancellarli dalla mente in modo quasi automatico e senza accorgersene. Io invece non li ho cancellati ma superati, me lo ricordo bene come periodo, ricordo la pesantezza provata, ricordo i dolori, ricordo le litigate e anche i bei momenti trascorsi. Semplicemente dal 2010 ho guardato avanti, per ricostruirmi una vita, e non mi sono più voltato indietro. Non ho nulla contro Bologna, la considero sempre una bella città, con tutti i suoi difetti e pregi. I miei errori non sono gli errori di una città, la città mi ha anche ospitato in modo gentile semmai ero io poco propenso ad integrarmi per via delle situazioni create. Ecco, ora aspetto una risposta per il lavoro e l'attesa di questa risposta, il non sapere, mi mette un poco di ansia, iniziare il nuovo lavoro a tempo indeterminato significherebbe per me essermi riconquistato tutto quanto perso negli anni passati. Ecco perchè, mamma, in questi giorni mi vedi un po' più teso del solito. Semplicemente perchè ho bisogno e voglia di vivere, di esserci!

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