9 maggio 2013

ANDREOTTI

E' fin troppo scontato scrivere un post su Giulio Andreotti ma la sua morte è sicuramente un evento degno di nota per tutti noi italiani. Io personalmente lo ricordo fin da quando ero bambino, lui come Spadolini o Pertini hanno rappresentato per me i veri politici. E' scomparso sicuramente l'ultimo grande politico della storia italiana e con lui sono definitivamente andati via molti segreti della nostra storia. Un grande stratega, uomo simbolo della DC, ha praticamente fatto il bello e anche il cattivo tempo degli ultimi quarant'anni italiani. Lo abbiamo criticato, lo abbiamo additato come "amico della mafia", ma forse forse era il meno peggio di molti attuali uomini che si definiscono politici. Sette volte Presidente del Consiglio, ha ricoperto anche numerosi incarichi come Ministro. Era Senatore a vita. Leggevo un giorno che era un uomo di spirito, sempre con la battuta in bocca, ha partecipato anche ad un film con Alberto Sordi (Il Tassinaro) dove lui faceva il passeggero di un taxi guidato dal grande Albertone e diceva che per risolvere il problema dei laureati disoccupati bastava trasformare in numero chiuso le università italiane. Era un uomo che credeva in Dio. Bersaglio molto frequente della satira italiana, forse anche per il suo aspetto un po' ricurvo o ingobbito, era soprannominato con vari nomi tra cui "Zio Giulio". In un momento in cui proprio il sistema politico italiano è messo sotto scacco per la sua credibilità e azione, perdiamo proprio un uomo simbolo che ha contribuito moltissimo alla vita reale del paese, sicuramente un politico molto pragmatico, presente in campo internazionale, stimato da tutti.

Nessun commento:

Posta un commento