22 maggio 2013

CONCORSO

Un fine settima che ha promesso tanta pioggia, poi in realtà di pioggia ne è scesa ma meno secondo le aspettative. Sono stato a Milano sia venerdì che sabato, non mi stupisco mai di quanti angoli nascosti la città abbia e di quanto sia frenetica. Gli arabi si sono comprati parecchi grattacieli in zona Porta Nuova, vogliono puntare su Milano. Una sorta di rilancio ci attende, speriamo di non diventare la Dubai europea o comunque la classica metropoli finta e luccicante. A proposito di finzione, vedo in giro parecchi locali che promettono cucina biologica o cose del genere, che crescono come funghi soprattutto nelle zone centrali ma che mi danno l''idea di essere solo parvenza, uno specchietto per l'allodole che in questo caso sono i turisti e i giovani milanesi. Ho trovato un interessante concorso fotografico a cui partecipare. Entusiasta della cosa mi sono messo a leggere il tema del concorso e poi a pensare quale fotografia scattata potesse essere quella giusta. Ho sfogliato le mie migliaia di fotografie e sorpresa: non ho una fotografia appropriata. E adesso? Rabbia, incazzatura e un senso disperato di riparare alla mancanza. Il problema è che l'oggetto del concorso non è così facile da scattare. Si parla di "piccoli avvenimenti straordinari che rompono la routine ordinaria della giornata". Io sono immagini di palazzi, gente che cammina e molto cemento.

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