20 maggio 2013

MILAN

Venerdì, contrariamente alle previsioni che davano abbondante acqua, c'è stato il sole tutto il pomeriggio. La giornata era cominciata molto scura come cielo, poi si è aperto ed è venuto fuori il sole tra le nuvole. Nel pomeriggio sono andato a Milano per fare due scatti (anche tre). Parto sempre con una mezza idea di cosa fotografare e poi puntualmente mi perdo o meglio mi soffermo su altri soggetti che trovo interessanti. Ho fatto un mezzo giro dalla Stazione Centrale fino a Pagano tutto a piedi. Probabilmente sono un matto, me lo dico anche io ma in questi tempi ho necessità e voglia di uscire, respirare la perfida aria milanese e fotografare la città. Quello che non riuscirò mai a fare è entrare nelle mille storie che vedo tutti i giorni: barboni, ballerine, vamp, normali. Le loro vite saranno per me sempre inaccessibili e sconosciute. La stessa Milano è per me inaccessibile in alcuni angoli. Quello che non mi piace della città è questo: diventa sempre di più una città dell'apparenza e la sostanza rimane nascosta. Peccato, credo che molte persone che vedo in giro abbiano sostanza da vendere e invece si perdono nelle apparenze, nell'immagine, nella costruzione di un'identità immaginaria o fasulla. Le grandi città, come Milano, sono un poco immaginarie e fasulle. Con tutto l'amore che voglio per la mia città!

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