25 maggio 2013

CIAO!

Gli addii non mi sono mai piaciuti, anche se riguardano persone con cui ho avuto a che fare per poco tempo. In qualche modo, più o meno, mi affeziono al mio presente e alle persone con cui entro in contatto. Non tutte, ovviamente. In questa settimana, per motivi diversi, abbiamo salutato due persone che lavoravano con noi. Una purtroppo ci ha salutato per sempre, l'altra invece ha concluso il proprio mandato elettivo e torna a fare il normale cittadino. Vedrò altri Sindaci credo ma il primo, per diversi ragioni, non lo si può mai scordare e sarà sempre il Sindaco. Così è stato per il primo Comune in cui ho lavorato, così è anche ora per il Comune in cui presto servizio. Stando a contatto con i Sindaci, soprattutto quest'anno, mi sono reso conto di quanto sia gravoso il ruolo che devono assumere e quanto sia limitante oggi la propria funzione quando hanno un bilancio finanziario spesso molto povero e quindi con poche risorse da investire. Cambiando discorso, in questi giorni mi chiedo spesso quale sia o quale sia stato il senso del mio percorso di vita. Sono conscio che è una domanda molto profonda e di difficile risposta ma in questi giorni mi sorge spontanea chiederla. Una risposta precisa non la ho e forse non l'avrò mai. Probabilmente essere una persona onesta, educata, con buoni principi, con obiettivi da raggiungere, con il senso del "bene" dentro di sè. Forse sono parole scontate ma credo che in fondo siano questi buoni elementi per dare un senso alla propria esistenza. Certo, potrei aggiungere anche quello di cercare di costruirmi una famiglia, di avere il senso delle responsabilità, di trasmettere tutta la gioia possibile ai miei cari e anche alle persone che incontro nel mio cammino. L'altro giorno riflettevo in chiesa di quanto può essere bello vivere nella semplicità.

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