22 aprile 2012

CRISTIANO

I giorni non sono mai uguali, possono essere gioiosi o tristi, spesso capita che uno stesso giorno sia gioioso al mattino e triste al pomeriggio o viceversa. In questi giorni i miei giorni tendono decisamente al lato triste, anche malinconico se vogliamo. Premetto che quando sono triste divento malinconico e il passato, questo effimero modo di vivere la propria vita, diventa il mio presente. Un po' di situazioni e pensieri mi rattristano, penso che sia normale in ognuno di noi esseri umani. La cosa positiva, alquanto rara in me fino a poco tempo fa, è che nonostante queste piccole spine mi sveglio ogni mattina con la voglia di fare e portare avanti i miei progetti. Sono abbastanza riservato e i più magari nemmeno sanno come impegno le giornate ma in questi giorni, nonostante pensieri importanti come il lavoro che non mi chiamano o con l'aiuto che vorrei dare di più ai miei genitori, ho avuto un grande slancio emotivo per iniziare un corso all'università e un grande slancio creativo nell'iniziare a scrivere una bella storia che era anni che mi ballava in testa ma non avevo mai saputo come metterla sul foglio. Questa forza, a me strana, di raccogliere le mie forze e farcela da solo sono sicuro che nasca da un cammino cristiano in corso. La conseguenza ultima di sposare valori cristiani è quella di imparare l'ottimismo, la gioia, la sicurezza in se stessi, la voglia di fare qualsiasi cosa la giornata offra sia di bello che di meno bello, oltre a tutti gli altri valori cristiani che derivano dal credere in Dio. Nel mezzo, tra il cominciare il percorso cristiano e arrivare ad essere gioiosi sempre, c'è la prima regola cristiana cioè la consapevolezza che la vita non la costruiamo noi, che la vita non è un disegno scritto ma una variabile quotidiana. Accettare e razionalizzare gli errori, le sconfitte, le sfortune, prendersele sulle spalle e camminare in salita è l'inizio del cammino cristiano. La fine, come appunto dicevo, è che nel dolore, nella sofferenza, nell'accettasi per come siamo, saremo gioiosi, onesti, consapevoli, più forti di prima e più concentrati in noi stessi. A me personalmente questo cammino piace. Sembrerà paradossale quello che adesso dirò ma ringrazio sinceramente Dio ogniqualvolta mi mette alla prova e mi regala anche sconfitte o dolori. E' vita che entra dentro. Reagire a questi dolori, continuare comunque a camminare a testa alta nonostante gravino sulle spalle è la più bella cosa che possa capitare all'uomo. E' la sua evoluzione umana e cristiana.

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