14 aprile 2012

PIZZE PAZZE

Il titolo potrebbe essere riferito alla situazione italiana di questi giorni. Praticamente siamo attaccati sotto ogni aspetto: finanziario (la crisi), economico (il lavoro e la disoccupazione), sociale (le proteste e gli scioperi in piazza), politico (la corruzione che si espande a macchia d'olio). Sembra che dopo Tangentopoli, circa 20 anni fa, nulla sia cambiato ma anzi la corruzione sia diventata una sorta di dovere per sopravvivere in questa società e per reggere la competizione. Ultime notizie parlano di situazioni poco piacevoli accadute riguardanti la sanità lombarda. Ma parlare di politica in questo paese (alla frutta) è come parlare della mamma, e se ne parli male sicuramente ci sarà qualche idiota, convinto e imbalsamato ancora dal colore e dagli ideali, che se la prenderà. Fino a quando i cittadini non capiranno di superare le classiche barriere politiche, che i partiti hanno saputo costruirgli intorno, le cose andranno sempre peggio e ci sarà sempre più divisionismo. Se i cittadini non tornano, come forse era un tempo, ad essere un'unità solida e motivata, i politici continueranno a fare cattiva politica e continueranno a versarci addosso la loro politica che dovremmo accettare, con tante cose brutte e pochissime cose belle. Cambiando discorso, l'attesa è la cosa che non sopporto di più, almeno in questo periodo. Mi rendo però conto di non essere l'unico ad essere lento, c'è gente che è messa molto peggio del sottoscritto. Qualcuno dice "lavorare con lentezza", a me personalmente questo modo di fare alla fine mi stà rompendo le scatole. E' ora che chi di dovere si dia una mossa!

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