16 aprile 2012

IMU

Non dovevano toglierla nel 2008, invece lo hanno fatto per fare vedere che loro erano i più bravi, per dare il classico contentino agli italiani creduloni e dietro li hanno riempiti di tasse e spesa pubblica. Oggi l'Ici, o meglio Imu, è tornata e alla grande. Rimetterla era doveroso per le casse degli Enti Locali e dello Stato, rimetterla in questo momento di crisi nera per le famiglie è stato un atto coraggioso ma anche insensibile. Insensibile, iniquo, se pensiamo che la casta, cioè i nostri parlamentari e tutto il codazzo che gli sta intorno, continuano a godere di stipendi faraonici e di ogni altro tipo di agevolazione. Insensibile, iniquo, se pensiamo che la spesa pubblica è troppo alta e per lo più, spesso, sprecata in opera o servizi inutili. Mi viene in mente la Social Card, tanto per tirare fuori un servizio inutile che ha comportato impegno di risorse economiche, umane e temporali. Insensibile, iniquo, se pensiamo che la frode finanziaria, l'evasione, la corruzione sono uguali a 20 anni fa quando accadde Tangentopoli se non di più. Ho la sensazione che, se non ci comportiamo ancora come una massa di creduloni imbonita dalle parole dei furbetti, questa volta è la volta buona per sfiduciare finalmente i partiti e cominciare a credere e costruire un nuovo sistema che sia meno politico e più democratico. Inoltre una finale considerazione: in questi giorni ho sentito da un esponente politico che la sua idea sarebbe quella di rateizzare il pagamento dell' Imu. Ma le conseguenze di questa scelta le ha per lo meno prese in considerazione o, come al solito, i nostri politici viaggiano con la testa "ad minchiam". E parlo degli effetti per le casse dell'ente locale, per il cittadino che si deve ricordare di pagare tre scadenze che sommate alle scadenze della tassa rifiuti diventano per lo meno cinque (in sostanza una vera bolgia), per l'organizzazione amministrativa a cui devono andare incontro gli uffici tributi.

Nessun commento:

Posta un commento