10 novembre 2013

FILM

Il film di Checco Zalone, nella sua semplicità e nella sua devastante commedia, ti fa anche riflettere. E quando un film, che si presenta comico (spinto), ti permette anche di pensare allora è un film a tutto tondo, è un film completo. Io personalmente non lo sottovaluterei questo aspetto e non catalogherei il film come semplice commedia e si sa che le commedie vengono sempre escluse quando si parla di "filmoni" (almeno quando lo fanno i critici). Non ho mai ben compreso le linee che demarcano un film brutto da uno bello, per me è la soggettività quella che conta. La sala era veramente strapiena, tant'è che ho dovuto prenotare alle cinque del pomeriggio. Ieri, tra nuove sole e pensieri, sono andato a scattare due fotografie a Milano, giusto per portarmi avanti con quell'idea balzana, non ancora delineata e di scarso futuro, di fotografare Milano nei suoi aspetti più banali o quotidiani ma che inesorabilmente non vediamo, troppo presi dalla nostra velocità giornaliera, dalla fuga, dal rumore e dal cattivo odore. Milano è piena di cose che ci passano sotto gli occhi tutti i giorni ma che noi non vediamo. Peccato!

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