Ieri sera siamo andati al
Magnolia di Milano per il concerto dei Sick Tamburo. Il Magnolia è all’Idroascalo
ed è un piacevole spazio dove fanno sia musica dal vivo (concerti) che
discoteca. Per la stagione estiva devo dire che è un luogo molto frequentato e
ideale. Ci siamo andati dopo aver mangiato la pizza con alcuni conoscenti. I
Sik Tamburo, gruppo praticamente nato sulle ceneri dei Prozac +. Non ho ancora
capito se il progetto Prozac + esiste ancora, cioè è congelato, oppure è
definitivamente defunto. Essendo io un inguaribile romantico a Milano, spero
sempre che le cose non terminino mai, naturalmente le cose belle. Perciò spero
un giorno di poter vedere dal vivo un concerto dei Prozac +. Nel frattempo i
Sic Tamburo, nonostante siano diversi e più maturi dei Prozac +, fanno la loro
parte e figura. Il suono è decisamente ruvido e minimale come piace a me, anche
se ho ascoltato alcune canzoni un po’ più dolci. Casi stani della vita. Dall’altra
parte di Milano, al Carroponte, suonavano i Linea 77. Già abbondantemente
visti, per cui abbiamo preferito non perdere l’occasione di vedere per la prima
volta i Sick Tamburo. Nel frattempo, ieri, il Governo Renzi è andato sotto in
Senato e un emendamento della Lega è passato, cioè l’emendamento che impone al
Senato di avere parità con la Camera sui temi etici. Se da un lato c’è il
progetto, più o meno condiviso dalle forze politiche, di riformare Camera e
Senato in modo tale che siano aule differenti, che senso ha aprire spazi di
comune operatività, anche solo per i temi etici? Si crea evidentemente
confusione, la confusione all’italiana. Il problema, se problema c’è, non è
tanto che sia passato questo emendamento ma quanto il fatto che i famosi “dissidenti”
del Pd e le opposizioni sono pronte a colpire la maggioranza, soprattutto
quando si voterà a scrutinio segreto. Non mancano le comiche: due parlamentati
sono stati portati all’ospedale, uno dei due pare per uno spintone ricevuto. Manco
fossero a Beirut in guerra. Il bollettino di guerra dunque parla di due feriti.
Non so onestamente se ridere o se dispiacermi per la pessima figura che ancora
una volta le nostre istituzioni fanno ai nostri occhi e agli occhi del mondo
internazionale.
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