28 agosto 2014

CONTE E ORIALI

Doveva andare come doveva andare, come in fondo era stato tutto programmato. Dopo la sconfitta di Prandelli al Mondiale, direi meritata perchè la nostra squadra ha giocato male, le dimissioni di Conte dalla Juventus non sono state un caso ma c'era già un disegno per portarlo alla guida della Nazionale di calcio. Prandelli è un buon allenatore. Conte mi piace, mi ricorda Mou ai tempi dell'Inter. Sono sicuto che farà bene e forse tornerò pure a tifare per la Nazionale dopo anni di latitanza. L'unico neo secondo me è  questo: da quanto ho capito Conte ha bisogno di avere un contatto quasi quotidiano con i giocatori di calcio, cosa che naturalmente non potrà avere adesso. Conte è un allenatore che mette pressione e stimoli, bisogna vedere se riuscirà comunque a trasmettere tutto questo anche quando i giocatori non li ha sotto gli occhi tutti i giorni. Arriviamo poi ad Oriali. Grande giocatore dell'Inter anni ottanta. E' stato nello staff dell'Inter nell'anno del triplete. C'è il divorzio dalla società e questo è un grande errore che pagheremo caro negli anni successovo. Oriali ha grinta e umiltà, e poi è stato vicino al grande Mou, l'allenatore che più assomiglia a Conte. Ecco che, non tanto casualmente, viene chiamato in Nazionale ad affiancare proprio Conte. Si forma una coppia molto forte che darà sicuramente buoni risultati. Con tanti saluti all'Inter che non doveva fare a meno di Lele Oriali. L'unica nota che non mi piace in tutto questo bel quadro è il presidente della FIGC. Io personalmente avrei scelto Albertini, giovane e con idee giovani. Avremmo anche avuto una bella triade Juventus - Inter - Milan.

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