7 agosto 2014

CRISI

Siamo ufficialmente in recessione tecnica. In realtà dalla recessione non ne siamo mai usciti da quando è' iniziata: 2008. Tradotto per gli ignoranti come il sottoscritto significa che il paese va' male. Naturalmente i nostri soci europei mostrano preoccupazione per i nostri conti non proprio in ordine e naturalmente i nostri politici mostrano i soliti sorrisi di plastica e inventando scuse che anche un bambino capirebbe. I nostri politici hanno veramente la freddezza di "fregarsene" altamente delle sorti di questo paese e dei problemi veri che ci affliggono. Anziché litigare per il numero di senatori che comporranno il nuovo Senato, dovrebbe ad esempio fare qualcosa per la sanità e ho scelto un capitolo a caso. Mia sorella, per fare una risonanza magnetica tramite l'Asl deve attendere marzo 2015. E siamo ad agosto 2014. Questi sono i problemi ma d'altronde posso comprendere che i nostri politici, ora che hanno questa carica, non sanno neppure cosa significhi mettersi in cosa ad uno sportello e dopo magari venti minuti di fila sentirsi dire: "torni tra un anno". Tornando alla crisi, che quando non ci sarà' più quasi quasi ci mancherà, non riesco a capire come mai i nostri illustri economisti alla fine fanno un grande giro di parole ma non ci capiscono nulla. Ma è' solo questione di regole economiche, per la precisione regole di macro-economia. Per l'esattezza di rapporti tra grandezze, queste cose le impari all'università. L'unico che ci crede, fa bene, e' il nostro Premier. Se la storia gli darà ragione, entrerà di diritto nella storia come il Premier che ha cambiato l'Italia dopo decenni di immobilismo. Posso capire che non piaccia a chi dell'immobile smog ne fa una ragione professionale e politica, però devo anche ammettere che assume comportamenti un poco rigidi, per non dire poco democratici, e che in fondo si è' Silviozzato. Torno sulla questione che un paese democratico o finto democratico come il nostro abbia il diritto di avere un governo eletto dal popolo e non personaggi imposti. L'Italia e' anche un paese davvero comico e non sai mai dove la comicità abbia fine e sfoci in dramma: l'ex comandante della nave Concordia viene invitato da un docente di un' università romana a tenere una lezione sulla gestione delle emergenze. Ho detto tutto....

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