25 agosto 2014

ABRUZZO E BOLOGNA

Come avevo pronosticato e detto, il blog avrebbe avuto una piccola pausa o stand-by. D'altronde essere fuori in vacanza non ti consente di fare le solite abitudini quotidiane. Meglio anche così. Siamo tornati dalle ferie. L'Abruzzo innanzitutto. Con la sua quiete, i suoi campi, la sua vita al rallentatore e ferma a 30 anni fa. Magari viverci sarebbe difficile e non sarei io stesso in grado di starci perché mi mancherebbe il caos. Però avere la possibilità seriamente di un appoggio dove andare 2 settimane e depurarsi lo apprezzerei molto volentieri. La cosa che ti uccide dell'Abruzzo (almeno io ho avuto questa sensazione): le strade. E' un unico sali e scendi senza possibilità di trovare una strada piana. Sabato, nel tornare, ho trovato da prima di Rimini e sino a Bologna una sola lunga coda di veicoli in autostrada. La mia partenza intelligente. E così, dopo una serata e una mezza giornata non molto facili, ho deciso che potevamo terminare la vacanza passando un fiori e mezzo a Bologna. Quasi mai, da 4 anni a questa parte, nel mio blog ho parlato di Bologna. All'inizio per le varie ferite. Poi perché il tempo cura le ferite e ti fa a grandi linee dimenticare. Infine mi subentra (quasi sempre) il lato romantico e poetico della mia vita, cioè ricordo gli aspetti più belli anche delle situazioni meno belle che ho vissuto. E così, prenotato l'hotel via internet ad un prezzo regalato, abbiamo trascorso un poco di tempo a Bologna. Che dire? Sono stato particolarmente contento. Logicamente non l'ho sentita più avversa come un tempo. Ho guidato in città, cosa che non facevo quasi mai all'epoca e mi sono ricordato bene tutte le strade, ho rivisto luoghi a me comunque familiari da cui mancavo e che bazzicavo all'epoca, ho camminato lungo le sue strade nella maniera più sciolta e serena. Sono contento che chi era con me abbia serenamente apprezzato questa breve vacanza a Bologna. In un giorno mezzo le ho fatto vedere parecchie cose interessanti, a dimostrazione che di Bologna mi ricordo ancora bene. Sabato sera, dopo una vasca idro-massaggio in hotel e un buon the', ho ripreso la macchina e siamo usciti fuori. L'hotel si chiama Cosmopolitan e si trova in zona Fiera. Comodo perché vicino ai Viali, vicino al quartiere Bolognina e comodo anche perché quella sera volevo portarla al ristorante Africano. Il ristorante africano lo frequentavo con la mia vecchia fidanzata, ci sono ritornato molto volentieri e lei ha gradito la cosa. Il ristorante africano esiste da 25 anni e a ottobre festeggia l'anniversario. Abbiamo mangiato tanto e bene, il rapporto
qualità/quantità/prezzo e' molto buono. Poi abbiamo fatto un breve giretto a piedi nel quartiere dove abitavo e le ho fatto vedere anche il caseggiato dove stavo. Domenica mattina, dopo una gloriosa colazione in hotel (davvero mitica), siamo andati a vedere San Luca e poi, una volta lasciata la macchina in via A. Costa, siamo andati a piedi fino in centro passando per il Pratello e San Francesco, via Ugo Bassi e via Rizzoli e via Zamboni, sino a finire in Piazza Verdi e poi nel ghetto ebraico. Abbiamo pranzato bene a due passi da via D'Azeglio, con tigelle e affettati e un buon vino rosso. Io ho preso il Ribasso. Un poco di shopping lei e qualche fotografia io. Il tempo era perfetto, c'era poco gente e io personalmente me la sono goduta. Ci siamo fatti una promessa io e la città': l'embargo è' finito. Ci torneremo presto, a ottobre, per un fine settimana in cui approfittiamo e andiamo all'anniversario del ristorante africano. Ci torneremo perché ho mente di fare un portfolio di fotografie per Bologna e che non siano le solite fotografie. E intanto si comincia con uno studio della città.

















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