14 febbraio 2015

TRASLOCO

Forse uno dei peggiori momenti di un trasloco è proprio quando sei 'borderline' cioè sei con un piede nella nuova casa e con un piede nella vewcchia di casa. Cerchi di fare mente locale sulle cose che ti serviranno da domani perchè ti sveglierai in un altro letto di un'altra stanza di un'altra casa. Giusto per non farsi mancare nulla oggi piove e questo certo non ci aiuta a fare le cose con calma. Va' bene, poi io sono abbastanza agitato ma l'agitazione non è tanto perchè devo cambiare casa, forse lo è più per le abitudini. Sono agitato perchè sono stanco e ho dolori. Ma pare che qui ognuno, giustamente, guardi se stesso e alle cose che deve fare. Me compreso. Alle volte mi domando quanto sia meraviglioso scomparire e andarsene da questa vita inutile e frenetica, dove ti godi ben poco del tempo e sei costretto a condividere azioni e parole con persone di cui non ti frega nulla. Una sorta di eremita, o comunque di un uomo in grado di vivere nel silenzio. Magari non per sempre ma per un periodo. Sono sciuro che lo stree uccide o comunque ti uccide il corpo, scommetto che il dolore alle articolazioni o al costato è anche frutto di tutte le tossine che uno accumula quotidianamente. Ogni tanto in stazione vedo tizi che guardano nel vuoto, nella loro miseria ci trvo anche una fuga da questa realtà misera che ci accompagna, tutti i giorni serve lottare per sopravvivere e non per vivere. Comunque poi alla fine il trasloco lo fai, ti organizzi e lo fai. Prendi le cose e le sistemi, cerchi di sistemarle al meglio e poi ti fai andare bene tutto. 

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