13 febbraio 2012

BOLOGNA

Non ho assolutamente alcun rimpianto per gli anni trascorsi a Bologna. Non mi sono mai sentito parte della città nonostante sia stato cittadino e abbia vissuto nel centro. E' una città che mi piace ancora, o forse, mi è sempre piaciuta per il suo lato bolognese che nella realtà ha perso da molto tempo, ancor prima che io andassi lo aveva perso. E' indubbio che le negatività le noti maggiormente in una cittadina come Bologna che non in una metropoli come Milano, perchè la mia Milano è più grande, più dispersiva e nasconde forse meglio le magagne. I tempi della sperimentazione a Bologna sono finiti, è una città che oggi deve scegliere da che parte stare, se rimanere per sempre giovane e spericolata o se cominciare ad essere una città seria con un profilo economico serio e con una mentalità seria. Certo, le recenti sorti amministrative con il cambio volante del suo penultimo Sindaco non hanno certo aiutato la città ad essere migliore. Lo so che il mio pensiero è sbagliato, se dico "più bolognesi, più mentalità bolognese", in realtà sostengo la linea del passato e non guardo all'innovazione. E' raro che in un mio post io torni a parlare di Bologna, se lo faccio è unicamente per un senso di affetto (nonostante il dolore provato in molti momenti), in qualche modo il dolore e le delusioni, le prove della vita sono tutta caffeina per il corpo e per la testa. Se non ci fosse stata Bologna, ora avrei un lavoro e sarei sereno economicamente, ma sarei stato altrettanto grande?

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