25 luglio 2013

LEGGERE

Ci sono in giro un sacco di libri che mi piacerebbe leggere, altri che non conosco ma che sono sicuramente belli. Il mio problema, al momento, è il tempo. Sembra una bestialità quello che dico ma è così. In questi giorni, tra lavoro nuovo (con relativi documenti da leggere) e università (in questo caso ho ripreso in mano un testo per vedere quanta voglia e capacità c'è) la voglia di leggere libri inevitabilmente mi viene meno. Però è anche vero che leggere non dovrebbe mai stancare quando lo si fa per passione, anche se le letture possono riguardare il lavoro o la scuola. E' sicuramente questo un periodo di transizione, credo che siamo all'inizio. Più di tanto non mi spavento, le transizioni sono quasi ormai una parte di me e le ho vissute sulla mia pelle. La parola "crisi" si ha appunto quando finisce una cosa acquisita ma non è ancora iniziata la cosa nuova oppure la cosa nuova è iniziata ma deve essere metabolizzata. Comunque non credo di aver raggiunto lo stato di crisi così come lo conosciamo comunemente noi nel linguaggio parlato. Diciamo che vivo i miei piccoli / grandi cambiamenti con tensione, stupore e tranquillità. Credo anche che noi tutti viviamo crisi, chi più e chi meno, tutti hanno crisi. Bisognerebbe avere l'umiltà, e quindi la grandezza, di riconoscere questi stati e accetterli, così si migliora e si cresce. Nessuno è esente dall'imperfezione umana.

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