1 luglio 2013

LEGGERE

Sabato sono andato nella biblioteca di un paese affianco al mio e mi sono iscritto. Oggi, a differenza di alcuni anni fa, c'è un unico centro bibliotecario per tutti i Comuni della zona, questo vuol dire che dove ti iscrivi non ha più importanza dato che l'iscrizione vale per tutti i Comuni. Entrando in biblioteca ho avuto il flash di quando anni fa ci andavo, prendevo un sacco di libri e ne leggevo neppure la metà in quanto materialmente era impossibile. Ho preso a prestito un solo libro (al momento) ed è un libro scritto da un giornalista che racconta la Germania dal muro alla riunificazione. Riflettendo per massimi sistemi penso che le biblioteche siano un valore aggiunto per il nostro paese, un patrimonio che non deve essere assolutamente precluso ma anzi alimentato. Sabato eravamo in cinque clienti dentro la biblioteca, un po' poco. Se penso che dentro ad un negozio di un centro commerciale, in quello stesso istante, ci saranno stati almeno cinquanta individui, mi viene rabbia e pena per come siamo messi. A Bologna frequentavo la Biblioteca Borsa e per qualche sera sono andato anche in una biblioteca di un Comune fuori porta. A Milano ha bazzicato le biblioteche comunali, che sono una vera chicca di bellezza, storia e sapere. Nei Comuni circostanti il mio ho bazzicato le biblioteche. Ho trovato molti ragazzi che studiavano, poche persone che effettivamente prendevano a prestito un libro. Ma sono sicuro che il mio dato è troppo restrittivo perchè le persone leggono, non sono tante, ma leggono. La bellezza della biblioteca è che leggi quanto vuoi ed è tutto gratis. Ti regalano cultura! Per la cronaca sabato è morta una grande donna di cultura, sapere e intelligenza: Margherita Hack.

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