16 giugno 2013

SUPER CLASSIC

Ascoltare i Casino Royale nelle cuffie e girare per le strade di Milano è come tornare indietro di vent'anni quando la mia colonna sonora era appunto la loro musica e la mia meta (metà) preferita era la grande città. Ora sono io diventato più grande e Milano rimane sempre la mia meta nonostante sia ora per me un po' meno grande di come la vivevo da più piccolo. Venerdì, con nelle orecchie la musica dei CR registrata al Leoncavallo, mi sono fatto fatto un giro a Milano in cerca di ispirazione fotografica. A proposito invece del concerto visto al Circolo Magnolia, c'è stato un momento secondo me particolarmente sentito quando Alioscia ha ricordato tutti quegli amici che negli anni novanta morivano come mosche a causa dell'Aids. Alla fine della canzone (Guarda in Alto), si è fatto il segno della croce e ha guardato il cielo. Bellissima interpretazione della realtà. E con i Casino Royale si torna anche a pensare Berlino, Londra e le città europee che tanto meritano e tanto sono belle per la loro cultura e per la loro vita urbana. A distanza di anni, di generazioni che passano, di musica che cambia, la musica di nicchia rimane grazie al cielo sempre di nicchia, per pochi intenditori. CR25.

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