26 dicembre 2011

BLOG SPLINDER - PAGINA 7

VENERDÌ, 29 SETTEMBRE 2006
La malinconia. "La malinconia ha le onde come il mare, ti fa andare e poi tornare, ti culla dolcemente, la malinconia si balla come un lento, la puoi stringere in silenzio e sentire tutto dentro, e sentirsi vicini e anche lontani, e viaggiare stando fermi, e vivere altre vite..."

Postato da: river80 a 29/09/2006 06:20 | link | commenti 

GIOVEDÌ, 28 SETTEMBRE 2006
Volevo solo ringraziarti per tutto quello che sei. Perchè con te riesco a non confondere la tristezza con la gioia e veramente "morire potrebbe essere una cosa dolce...".
Grazie per la tua innata naturalezza nel fare le cose più semplici e spontanee, sembra la felicità stare vicino a te e questo giorno ferito neppure lo sento.
Grazie perchè con te "non ci faremo mai del male" e perchè finalmente ho scoperto gli slanci del cuore.
Adesso dormo sul tuo petto, amore mio.

Postato da: river80 a 28/09/2006 18:27 | link | commenti 

MARTEDÌ, 26 SETTEMBRE 2006
Oggi in palestra ho rincontrato dopo molto tempo che non lo vedevo Aldo. Aldo è un ragazzo altissimo, che in palestra chiamavamo "lo spilungone", alto e con due braccia muscolose tipo Hulk, compensavano con le sue gambette sottili da ciclista e da vero "spinning-man". Aldo è un ragazzo simpaticissimo e brillante, molto intelligente soprattutto. Ha circa quarant'anni, è ingegnere, adesso si sta prendendo la seconda laurea in economia. E' direttore generale di una grossa azienda, studia e ama lo sport. Rivederlo mi ha molto emozionato e reso felice, mi ha chiesto della mia università (si ricordava dopo 5 mesi che non ci vedevamo, c'è gente che vedo tutti i giorni che neanche se lo ricorda...), mi ha detto che si è sparato tipo 8 esami e si sta laureando in anticipo.
Gli ho parlato di te, amore mio, della nostra splendida città e casualmente ci ha abitato quattro anni. "E' bellissima" mi ha detto. Quando gli ho parlato di San Luca, mi ha detto che correrci all'imbrunire è davvero spettacolare...
Ecco, questo è Aldo, amore mio. Un'altra persona da ricordare e conservare.

Postato da: river80 a 26/09/2006 20:07 | link | commenti 

Per tutto quello che hai fatto e sempre fai, per la pazienza e per il tuo cuoricino, per i tuoi piedini e per la tua bocchina, per la nostra immensa unione e per il distacco che ci fa sempre male, per tutte le cose belle che vorrei dirti, per la tua bellezza, per la diversità che ti contraddistingue dal mondo. Grazie amore mio, di questo e di tutto l'altro.

Postato da: river80 a 26/09/2006 05:51 | link | commenti 

LUNEDÌ, 25 SETTEMBRE 2006
2) Ho ancora l'odore del mirto addosso, la sabbia bianca dentro al testo di diritto amministrativo, e negli occhi i racchettoni, Blacky, Full, il piccolo Ugo e i gattini, la Cinta, la ragazzina piccolina che invece era un maschiaccio a sputi e parolaccie, le meduse, le passeggiate lungo il mare, i rompi affianco a casa, lo studio del mattino, il sole rubato in spiaggia, le piccole discussioni, il nostro amore incredibile, le cozze, le cipolle, il pane sardo, il giro infinito in macchina al pomeriggio, i Porti della ricchezza snob e noi in ciabatte e canotta, l'andata e il ritorno volando sul mare, la prima spiaggia alle sette e mezzo di sera, la lampada per rubare nuovamente un po' di sole, i due ristorantini, l'aperitivo con vista sul mare, Gogolone e "la Babbagia no, Babbagia no...", le corse al Nuragheddu, la doccia fuori all'aperto, la prima volta che abbiamo fatto l'amore con la signora fuori che leggeva il giornale, l'imbarazzo dei giorni successivi, i giri a San Teodoro e tutto il resto che abbiamo nel cuore...

Postato da: river80 a 25/09/2006 16:04 | link | commenti 

Tante cose che ho in mente:
1)La mia città, la mia nuova città, non la riconosco più e mi tornano in mente le parole di Luca Carboni che con disperato amore non riconosce più la sua città "senza pietà, la mia città...". Due brutti episodi nel giro di ventiquattro ore che sicuramente non le fanno onore, proprio a lei, la città dotta, la città della cultura, la città dei portici e dei libri, la città delle osterie, la città del vivere bene. Io ci sono comunque e sempre di più innamorato. Quando la guardo da sopra i tetti o quando corro su per i colli di sabato pomeriggio mi si stringe il cuore a pensare che quella città non è più un sogno.

Postato da: river80 a 25/09/2006 15:53 | link | commenti 

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