6 gennaio 2012

BLOG SPLINDER - PAGINA 48

DOMENICA, 28 FEBBRAIO 2010
MACCHINA NUOVA
E finalmente è arrivata la macchina. Che è color vinaccia scuro, interni vinaccia ed è molto ma molto elegante. 1500 cavalli che mordono. Per il mio Amore, che è la Sciumacher (scritto così è più bello...) del Pratello, è gioia per il suo piedino fatato. Lei che riesce a mordere il dietro della macchina e che scala le marce con il pensiero. Comunque oggi l'ho guidata e la prima cosa che mi ha è stata "Tirala!!". Per una che ha fatto i rally, la strada è una passeggiata di salute. Lei è il classico tipo che si mette sul balcone di casa e con le mani e la testa simula le curve del rally della Val Bormida. Siamo andati fino a Santa Giulia, che è una ridente (hahaha....) frazione di Dego. Pare che in questa minuscola frazioncina con due case, tre macchine e un impianto di risalita, ci sia uno dei ristoranti più buoni della zona. Come tutte le piccole graziose frazioni di montagna, la nebbia è una compagna che non può mai mancare. Domani la collauderemo per tornare a casa.

Postato da: river80 a 28/02/2010 14:11 | link | commenti 

SABATO, 27 FEBBRAIO 2010
SI RIPARTE
E finalmente c'è il sole. E fa pure caldo, incredibile. Il giorno della svolta. Anzi, delle guerre puniche. Prepariamoci. Un sabato rosso sangue. Dobbiamo andare a prendere la macchina nuova e il viaggio sarà lungo e doloroso. In questi casi sarebbe molto utile essere in Papuasia o in Alaska. Per lunghi e lunghi anni. Ieri mi sono fatto una bella camminata a Milano, insomma c'era il sole e tutto sembrava più bello. Sono spuntati fuori anche i turisti, era pieno tra francesi, giapponesi e tedeschi. Pure in autogrill era pieno di comitive. I primi raggi di sole fanno spuntare fuori orde di visitatori già in sandali e calzoni a pinocchietto. Mistero delle razze. Noi fino a ieri avevamo il girocoll0 e il giaccone pesante. Vado a mettermi l'elmetto e la corazza.

Postato da: river80 a 27/02/2010 09:12 | link | commenti 

VENERDÌ, 26 FEBBRAIO 2010
E VIA!
Jack, Bianca e Piero. E che bella famiglia (la familiaaaaa....). Credo che sia giunto il momento, prima o poi. Meglio prima che poi. Non siamo certo i tipi che dicono "vogliamo una Uno scassata" e poi prendono il Bi-em-vu formato famiglia con interni luxury e televisore touch-screeen. Ci accontentiamo del furgoncino bianco per portare a spasso tutta la tribù. Non vedo l'ora di comprare Piero. E tutti i kili di bava che si porterà dietro. Sicuramente abbiamo bisogno di spazi aperti, verde e luce del sole dalle finestre. Qui sinceramente è una dannazione. Non entra mai un raggio di sole anche quando fuori ci sarebbe un sole che spacca le pietre. Comunque ancora per poco e poi...via. Come il grande Clint in Fuga da Alcatraz. In questo caso non fuggiamo dai muri (anche se sarebbe possibile vista la consistenza...) ma semplicemente prendiamo armi, baracca e burattini, carichiamo il Van e ci dirigiamo verso l'autostrada. Il tutto con grande senso di silenzio e festa.

Postato da: river80 a 26/02/2010 07:54 | link | commenti 

GIOVEDÌ, 25 FEBBRAIO 2010
IL BOMBAROLO
Chi va dicendo in giro
che odio il mio lavoro
non sa con quanto amore
mi dedico al tritolo,
è quasi indipendente
ancora poche ore
poi gli darò la voce
il detonatore.

Il mio Pinocchio fragile
parente artigianale
di ordigni costruiti
su scala industriale
di me non farà mai
un cavaliere del lavoro,
io sono d'un'altra razza,
son bombarolo.

Nello scendere le scale
ci metto più attenzione,
sarebbe imperdonabile
giustiziarmi sul portone
proprio nel giorno in cui
la decisione è mia
sulla condanna a morte
o l'amnistia.

Per strada tante facce
non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza
si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia
per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,
son bombarolo.

Intellettuali d'oggi
idioti di domani
ridatemi il cervello
che basta alle mie mani,
profeti molto acrobati
della rivoluzione
oggi farò da me
senza lezione.

Vi scoverò i nemici
per voi così distanti
e dopo averli uccisi
sarò fra i latitanti
ma finché li cerco io
i latitanti sono loro,
ho scelto un'altra scuola,
son bombarolo.

Potere troppe volte
delegato ad altre mani,
sganciato e restituitoci
dai tuoi aeroplani,
io vengo a restituirti
un po' del tuo terrore
del tuo disordine
del tuo rumore.

Così pensava forte
un trentenne disperato
se non del tutto giusto
quasi niente sbagliato,
cercando il luogo idoneo
adatto al suo tritolo,
insomma il posto degno
d'un bombarolo.

C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali.

Ma ciò che lo ferì
profondamente nell'orgoglio
fu l'immagine di lei
che si sporgeva da ogni foglio
lontana dal ridicolo
in cui lo lasciò solo,
ma in prima pagina
col bombarolo
Testo della canzone di F. De Andrè "Il Bombarolo"

Postato da: river80 a 25/02/2010 08:11 | link | commenti 

MERCOLEDÌ, 24 FEBBRAIO 2010
ITALIA MIA...CORROTTA
Siamo una bella barzelletta. Anzi, un paese corrotto. E corruttibile. Altro che Tangentopoli anni '90, adesso è peggio di prima, c'è più avidità e cattiveria nel fare denaro sporco. Quasi quasi il primo indagato del filone Tangentopoli fa quasi imbarazzo e tenerezza rispetto ai tortelloni che stanno venendo a galla in questi giorni. Quasi ogni giorno spunta un nuovo caso di corruzzione. Personalmente non mi sembrano casi isolati, ma un sistema melmoso che ha sempre messo le radici nella nostra società e che ora viene alla luce, dove la corruzione è l'ordinarietà per molte persone e aziende. Mi chiedo come si faccia a sdrammatizzare la cosa e dire "sono casi isolati". Il nostro paese ha nel dna, purtroppo, la corruzione, il clienterismo, la non parità dei diritti e le lobby. E così grandi e piccini si divertono a corrompere e a lasciarsi corrompere. Nel nostro paese quello che manca è: digntà civile, etica e morale. Mancano i buoni esempi, persone in cui specchiarsi perchè in esse si trova il senso di onestà e giustizia. Mancano eroi borghesi. Invece abbiamo liste di politici sulla cui testa pendono reati e sentenze. Gli intellettuali, gli uomini di cultura, coloro che dovrebbero tracciare il percorso del pensiero e del'agire, stanno impunemente fuori dal gioco oppure cadono nella trappola del politico e finiscono per partecipare alla solita patetica guerra partitica a cui assistiamo in televisione. I  nostri politici, da cui personalmente non mi aspetto nulla se non tiri mancini, sono i protagonisti della barzelletta italiana. In televisione e nei comizi non dicono mai nulla di tangibile, parlano astratto, sono lontani anni luce dai problemi delle persone normali e si impegnano quotidianamente nella lotta di partito che è l'unica ideologia e motore che li tiene accesi. Li vedo nei talk show in televisione e mi intristisco di essere rappresentato da quete persone, che non riescono neppure a mettersi d'accordo su dati oggetti alla mano. Non riesco a capire se ci fanno o se è un ruolo il loro. Nonostante l'Italia sia nel marasma economico della crisi, nel marasma civile di cittadini logorati e sotto pressione, nel marasma politico di una classe di governanti indegna e amorale, questi signori si permettono di scherzare, litigare coma bambini e non affrontare seriamente con riforme efficaci i nostri problemi. Siamo come dice Cristicchi nella sua canzone "Io me la prendo con qualcuno, tu te la prendi con qualcuno, lui se la prende con qualcuno, noi ce la pigliamo....". Tanto poi c'è Sanremo, l'Isola dei Famosi e il calcio a farci dimenticare i problemi!

Postato da: river80 a 24/02/2010 08:52 | link | commenti 

MARTEDÌ, 23 FEBBRAIO 2010
MARTEDI'
Giornata infausta. E piove. E guardi "Chi l'ha visto?" e quasi ti terrorizzi. E ascolti le canzoni di De Andrè e quasi ti metti a piangere. Poi guardi Genova o Milano e pensi a quanto erano belli gli anni '60 e '70. Binda, Lauzi e De Andrè. Mi piace Cristiano De Andrè, l'altra sera ha fatto una bella performance su Rai 3. Degna del papà e degna di questi anni, ci sono tanti "amici fragili" nelle città, polverizzate dai tempi moderni e dall'uomo moderno. Tempi poveri di riflessione e di credo, meglio perdersi nei lustrini fashion di qualche bar e dimenticare quello che sta' fuori. E tutto scorre. E devo ancora cambiare questo maledetto rubinetto della cucina che perde acqua (perdesse vino...) da tutti i pori. Tè freddo in tazza calda, tutto l'incontrario. Come la mia vita.

Postato da: river80 a 23/02/2010 07:46 | link | commenti 

LUNEDÌ, 22 FEBBRAIO 2010
AMICO FRAGILE
Un piccolo dono che vuole essere una medicina curativa per il mio Amore:
Evaporato in una nuvola rossa
in una delle molte feritoie della notte
con un bisogno d'attenzione e d'amore
troppo, "Se mi vuoi bene piangi "
per essere corrisposti,
valeva la pena divertirvi le serate estive
con un semplicissimo "Mi ricordo":
per osservarvi affittare un chilo d'era
ai contadini in pensione e alle loro donne
e regalare a piene mani oceani
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio,
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli
senza rimpiangere la mia credulità:
perché già dalla prima trincea
ero più curioso di voi,
ero molto più curioso di voi.

E poi sorpreso dai vostri "Come sta"
meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,
tipo "Come ti senti amico, amico fragile,
se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
"Lo sa che io ho perduto due figli"
"Signora lei è una donna piuttosto distratta."
E ancora ucciso dalla vostra cortesia
nell'ora in cui un mio sogno
ballerina di seconda fila,
agitava per chissà quale avvenire
il suo presente di seni enormi
e il suo cesareo fresco,
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra.

E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci,
mi sentivo meno stanco di voi
ero molto meno stanco di voi.

Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta
fino a farle spalancarsi la bocca.
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli
di parlare ancora male e ad alta voce di me.
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo
con una scatola di legno che dicesse perderemo.
Potevo chiedere come si chiama il vostro cane
Il mio è un po' di tempo che si chiama Libero.
Potevo assumere un cannibale al giorno
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle.
Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.

E mai che mi sia venuto in mente,
di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi
Testo della canzone "Amico fragile" di De Andrè

Postato da: river80 a 22/02/2010 08:29 | link | commenti 

DOMENICA, 21 FEBBRAIO 2010
OCCHIO
Dovrei cominciare con l'occhio e il "grande urto" che ha subito. Non ho ancora ben capito da cosa ma ha subito un grande urto. Risultato: occhio fasciato, gel e colliri e la sicurezza quasi scientifica che questo problema non andrà mai più via. Detto altrimenti, arricchirò per bene le già ricche case farmaceutiche dato che dovrò vivere con il collirio in tasca. Devo invece spendere due parole di stima e riconoscimento all'infermiera del Maggiore di Bologna che mi è venuta incontro quando siamo andati all'accettazione. Una persona molto cordiale e disponibile. Al Malpighi invece siamo andati dall'oculista che mi ha visitato e poi in giro di notte a cercare la farmacia aperta. Il tutto dalle 2.20 di sabato mattina alle 4.40 sempre di sabato mattina. E poi dicono che non giriamo mai Bologna. Ormai la conosco quanto Milano. Ma si sa che la fortuna non è cieca, ha solo il paraocchi. Ieri al'ippodromo avremmo potuto sbancare il banco. Ho beccato un vincente e un piazzato. Se avessi giocato un poco di più, avremmo fatto il mese. In compenso siamo andati via quando avevo in gola un'accoppiata da giocare che poi è uscita. Per non parlare di ieri sera quando avevo pronosticato il vincitore di Sanremo. Si vede che non ho voglia di vincere...

Postato da: river80 a 21/02/2010 09:03 | link | commenti 

VENERDÌ, 19 FEBBRAIO 2010
NON E' POSSIBILE
Non è possibile. Scommetto e perdo alla grande. E' difficile anche perdere alle scommesse, dovrebbero dare un premio a chi perde di più. Perchè non è assolutamente detto che quando scommetti su una partita apparentemente facile, ad esempio dando 1 alla squadra di casa, poi effettivamente vada come tutte le previsioni del mondo hanno detto. Magari quella fortissima squadra che gioca in casa ha un bello svarione e prende un gol o due. E perde. E tu ti sei allegramente fregato quei 2 euro che avevi puntato. Insomma, un disastro di monete perse. Ieri sera è capitato con la Roma. Addirittura ieri avevo il 66,66666666666666 di probabilità di vincere, avendo scommesso l'X2 sulla Roma. Risultato: i lupacchiotti, ormai bolliti, si sono beccati 2 gol in tre minuti e hanno perso. E con loro ho perso anche io. E ho arricchito di 2 euro il bookmaker. Da oggi mi do al poker on line. Almeno lì posso contare sulle mie forze e basta. Se perdo vorrà dire che sono un bel pollo...bollito!

Postato da: river80 a 19/02/2010 08:02 | link | commenti 

GIOVEDÌ, 18 FEBBRAIO 2010
UNA LETTERA
Continuo a liberare spiriti etruschi, colpa di quelle grosse pesanti cose viole, tipo missili, che hanno galleggiato per casa per un paio di ore, rendendo l'aria calda e insopportabile. E tutto avviene in rigorosa prese diretta. Live. Meglio di un giornale sul pezzo. E neppure il sole offusca questo sfasamento mente-corpo che ci perseguita. Aria nuova in casa. E fitto intreccio di mail, le mele preferite dalla rete. Oggi ormai non si dice più " ti chiamo dopo" o "ti dò un colpo di telefono stasera", neppure "ti mando un sms". Ormai la parola d'ordine è "ti mando na' meil". Spazzini, impiegati, commercianti e managers si mandano na' mail. E in quel momento sono tutti uguali, senza distinzione di classe e professione. Tutti schiavi della "meil" e dell'allegato. L'altro giorno ho scritto una lettera per una persona a me cara, che da un paio d'anni purtroppo soffre tanto la perdita di una cosa preziosissima. Meno male non ho perso il desiderio e l'elasticità di scrivere a penna, mentre scrivevo quella lettera ero sicuro che i miei pensieri uscivano dal cuore, attraversavano i nervi e i muscoli, arrivavano alla punta delle dita, uscivano fuori ed entravano nella penna, attraversavano l'inchiostro blu, uscivano dalla punta e si spandevano nel foglio bianco, che li avrebbe riflessi nel cuore di chi un giorno l'avrebbe letta.

Postato da: river80 a 18/02/2010 13:37 | link | commenti 

MERCOLEDÌ, 17 FEBBRAIO 2010
VUOTO IN TV
Nel vuoto televisivo, ieri sera ho realizzato il nuovo record di cambio di canali con telecomando: 103 cambi in un secondo. D'altronde mi sono ripromesso di non cadere nella trappola mediatica di vedere certi programmi "horror" che puntualmente assillano le serate del povero spettatore italiano. Che cosa ho guardato alla fine? Il meno peggio di quello che la televisione ieri offriva, cioè il solito dibattito politico dove si dicono sempre le solite inutili cose. Il mio Amore ha colto la palla al balzo e ha pensato bene di guadagnare qualche ora di sonno in più, senza salutare nessuno e senza augurare la buona notte a nessuno, ha preferito andare nel mondo dei sogni con largo anticipo. Per il resto, a parte perdere "a bocca di barile", siamo andati in un ristorantino davvero carino nella prima periferia di Bologna. La zona effettivamente patisce un po' il traffico e l'anonimato ma il ristorante in sè è assolutamente ospitale e di ottima cucina. Un bel treno di bolliti con purè. E adesso si ricomincia la giornata.

Postato da: river80 a 17/02/2010 08:15 | link | commenti 

MARTEDÌ, 16 FEBBRAIO 2010
PER ANGELO
Ciao Angelo, ti pensiamo e ti vogliamo bene.

Postato da: river80 a 16/02/2010 07:58 | link | commenti 

SEXY TANGO
Un volo basso di gabbiani
onde di seta e di lame'
con questo vento cosi' caldo
ritrovo tutti i miei perche'
luna che nasce nei tuoi occhi
nei tuoi fianchi
dentro me.
Nina, dolce amore
non aspettare me
ho nel cuore una cometa
se mi guardi mi vedrai
maledetti c'e' un bel dancing
come in un vecchio film
balleremo un sexy tango
con le note che ci saltano tra i denti.
La vela rossa del ricordo
va lentamente verso nord
io la ritrovo come sempre
come la fiamma di un falo'
un vecchio grida da lontano
e' un fantasma o e' realta'.
Nina, dolce amore
non aspettare me
ho nel cuore una cometa
se mi guardi mi vedrai
maledetti c'era un bel dancing
come in un vecchio film
con l'orchestra in mezzo ai fiori
se ci fosse ancora proverei un casquet.
luna che nasce nei tuoi occhi
nei tuoi fianchi
dentro me
Nina, dolce amore
non aspettare me
ho nel cuore una cometa
se mi guardi mi vedrai
maledetti c'e' un bel dancing
come in un vecchio film
balleremo un sexy tango
con le note che ci saltano
Nina, dolce amore
non aspettare me
ho nel cuore una cometa
se mi guardi mi vedrai
maledetti c'e' un bel dancing
come in un vecchio film
balleremo un sexy tango
con le note che ci saltano tra i denti.
Testo della canzone "Sexy tango" di F. Concato

Postato da: river80 a 16/02/2010 07:57 | link | commenti (2)

LUNEDÌ, 15 FEBBRAIO 2010
ITALIA PAURA
Il Vangelo di ieri diceva più o meno così: "Ridete Voi poveri e abbiate timore Voi ricchi". Di questi tempi questa frase sembra un paradosso se non fosse detta da Gesù, che promette ai poveri la beatitudine. Ma in questi giorni, in questo tempo ordinario, queste parole purtroppo suonano come una beffa nelle orecchie di molte famiglie e si fa sempre più a fatica a credere che ci sarà giustizia un giorno. La questione è che oggi molte persone, molte famiglie, si sentono completamente abbandonate dalle istituzioni pubbliche. In più vedono ogni giorno aumentare i loro debiti economici e la loro precarietà e attendono risposte che non arrivano. Perchè le istituzioni non ci sono, o meglio, ci sono ma soltanto per una parte eletta della società. Ormai in Italia la società è spaccata in due tronconi, i poveri e ricchi. Non esiste più la classe media, quella che stava "nè bene nè male", spazzata via dal caro vita, dagli stipendi sempre uguali e dall'aggiungersi quotidiano di nuove spese. Due tronconi distanti l'uno dall'altro anni luce. Ieri sera guardavo un programma su Rai 3, che parlava del problema scuola e dei suoi fallimenti. Il fallimento scuola. La ricchezza di un paese, il futuro economico e umano di un paese dovrebbe partire proprio dall'educazione, dall'educazione pubblica. Invece in Italia le cose funzionano al contrario, ma con grande soddisfazione di chi governa e sostiene che si sta facendo molto per la scuola italiana. La scuola pubblica italiana è un disastro, i dirigenti scolastici devono chiedere finanziamenti volontari alle famiglie perchè non hanno soldi e il Ministero non li manda o ne manda pochi, non posso permettersi determinate spese altrimenti escono fuori dal budget e i bambini vanno in scuole spesso fatiscenti o bisognose di manutenzioni urgenti. Per avere un sussido occorre presentare l'Isee, che è una fotografia della situazione economica e patrimoniale della famiglia. La scuola privata paritaria invece naviga in acque tranquille, tutti i servizi scolastici vengono offerti regolarmente e per avere il contributo scolastico occorre soltanto un'autocertificazione della famiglia ricca. Sì, perchè solo una famiglia ricca può permettersi di pagare dagli 800 ai 1000 euro per mandare i bambini in piccole università dell'educazione e ricevere un contributo regionale di 1.000 annuali. Una goccia nel mare per le famiglie povere, quelle che non possono iscrivere i bambini alle scuole private, ma sono costrette a mandare i figli in scuole che fanno adirittura fatica a perseguire il loro fine ultimo nonostante l'impegno e la tenacia di chi ci lavora dentro. Ieri guardando questo programma mi sono vergognato. Vergognato per questo stato di cose che fotografa molto bene la situazione del nostro paese. Come la sanità, altra spina nel fianco. E' vergognoso vedere scuole che cadono a pezzi, professori di 50 anni ancora precari, padri di famiglia che devono passare i loro sabati mattina nelle scuole dei figli e adoperarsi, con finanziamenti volontari, in piccoli lavori manutentivi. Ma lo Stato dov'è? La scuola pubblica è un dirittto dei cittadini, è un servzio che lo Stato deve garantire e garantire in modo efficiente. Ma perchè i nostri governanti si accorgono dei problemi della scuola soltanto quando ne crolla una o cade un soffitto in una classe?   

Postato da: river80 a 15/02/2010 08:44 | link | commenti 

DOMENICA, 14 FEBBRAIO 2010
OGGI
E piove. E pare anche debba nevicare in Lombardia. Oggi torniamo perchè domani ci aspetta una giornatiella impegnativa tra Ferrara e Bologna. E poi devo studiare e stampare circa mille fogli. Oggi è grigio, in tutti i sensi. Ho dormito bene, che sia un preludio? Siamo in pieno febbraio e scaramanticamente spero di esorcizzare questo mostro. Magari, alla fine di tutto, scopro che non è poi così male e ho anche una botta di sano culo. Il 16 è l'anniversario della morte di Angelo. Quando è stato ricoverato in ospedale ricordo la giornata piovosa e grigia, la città incasinata e il freddo delle stanza in cui eravamo. Mi sembra che a distanza di 4 anni questo freddo sia ancora in giro. Piove. E la città è sempre più incasinata. Ora vado nel casino dei miei studi, quando apro il libro sento scorrere nella schiena un filo di gelo.

Postato da: river80 a 14/02/2010 09:23 | link | commenti 

SABATO, 13 FEBBRAIO 2010
TORNO A SCUOLA
Alla fine mi stavo quasi dimenticando. Come mi sono dimenticato di puntare qualche euro su il grande Bellei che oggi correva a Firenze, ma d'altronde la Professora non me lo ha ricordato e io sono andato in pappa con il cervello. Già non sto bene per via di un qualche cosa che mi assale lo stomaco, poi mi fa male la gola, mi sento la febbre e ho un male alla spalla/collo. Sono da buttare? O forse solo da reciclare? Erano anni che non vedevo più il sole qui a Milano, oggi c'è stato il sole ma io sono stato tappato in casa, con il mio Amore che studia e parla al telefono. Ho studiato, che non è poco. E devo studiare, che è tanto. Questa sera festeggiamo il compleanno di mio papà. La nipote è in full-effect, è in verve, è molto precisa e brillante. Un vero drago, fin troppo. Il mio amico Sergio è andato via dalla disperazione dopo un'ora di interrogatorio a cui ci ha sottoposto, con esiti da parte mia davvero scadenti. Ma cosa ho studiato alle scuole elementari?

Postato da: river80 a 13/02/2010 18:28 | link | commenti 

VENERDÌ, 12 FEBBRAIO 2010
LEON
Semplicemente Leon. Bellissimo e commovente. Un grande J. Reno, un grande Gary Oldman e un grande Besson. Un filmone pazzesco. L'amore e l'amicizia tra un sicario e una bambina. Il sicario è tanto gelido quanto umano, la bambina è tanto piccola quanto adulta. Una storiaccia che ti entra subito dentro e non ti molla fino a quando, purtroppo, Leon non muore ma prima di farlo ha un bel regalino da consegnare al funzionario di polizia corrotto. Un regalino da parte di Miranda. Ho compreso che la mia cerchia di attori/registi è sempre quella e difficilmente non sbaglia un colpo: Wenders, Peen, Oldman, Reno, Besson e qualcun'altro che forse adesso dimentico. Nella mio personalissimo cartellino (alla Rino Tommasi, grande....) ci metto: 1) Il Cielo sopra Berlino 2) L'odio 3) Stato di Grazia 4) Leon. E' una classifica punitiva perchè ci sono tanti altri bellissimi film che mi hanno sparato nel cuore ma queste sono le "pelicule" che più mi rappresentano. Un Gary Oldman e Sen Peen che trafficano in Stato di Grazia non è forse bello? O Vincent Cassel che si aggira nei bassofondi di Parigi? O gli angeli di Wenders sui tetti di Berlino? Certo, non messo il mio film preferito all'italiana "Febbre da cavallo" ma questi filmoni non hanno classifica che tenga...

Postato da: river80 a 12/02/2010 08:06 | link | commenti 

GIOVEDÌ, 11 FEBBRAIO 2010
VADO GIU'
E naturalmente danno neve per domani. E ovvio. Non sbaglio un colpo, direi. Tutti i giorni che devo andare a Milano nevica. E' un classico. Mi sarei stupito se avessero detto nuvoloso, sarebbe stato troppo bello. Ma in questo momento la parola "bello" non fa parte del mio personale dizionario. Come "gioia", "felicità", "spensieratezza" e "vita". In parole povere annaspo alla grande. E guardo con particolare attenzione a i personali disastri quotidiani. Certo, è febbraio, non potevo aspettarmi di vincere alla lotteria (che comunque non ho mai vinto...) o di trovare il lavoro dei sogni. E' febbraio, che equivale a distruzione, ansia, depressione, solitudine, sfacelo e panico. Tutte belle cosette che mi accompagnano come la scimmia sulla spalla, avrei bisogno di 3 casse di Tavor e Malox. In più vorrei felicemente attaccarmi alla giugulare di alcuni ominidi e assistere gioiosamente allo zampillare fuori del loro sangue. Il tutto mentre mi bevo serenamente una bibita super-gasata in formato large che così mi finisce per bene il mio fegato già gonfio e arrossato. Poi vado in sala corse e mi gioco il misero patrimonio sulla tris più improbabile di tutta la seduta di corse. Così il danno è fatto alla grande e posso finalmente vivere sereno e contento. Buona mattina a tutti!

Postato da: river80 a 11/02/2010 08:18 | link | commenti 

MERCOLEDÌ, 10 FEBBRAIO 2010
GLI ANGELI
GLI ANGELI VOLANO PERCHE' SI SANNO PRENDERE ALLA LEGGERA...

Postato da: river80 a 10/02/2010 11:50 | link | commenti (1)

MARTEDÌ, 09 FEBBRAIO 2010
FIT
Abbiamo capito che per giocare (anche pochissimi euro) al trotto, occorre che studiamo un poco, altrimenti partiamo sconfitti in partenza. La prossima freccetta da tirare è Fit Fit (Firenze trotto). Dove corre uno dei più grandi e bravi drivers italiani (Enrico Bellei), figlio di Nello Bellei, storico driver. I guidatori comincio a conoscerli, invece capisco poco o nulla di tempi parziali, stato del terreno e cose del genere. Comprerò l'enciclopedia del cavallo e diventerò come Er Pomata in Febbre da Cavallo. Fit Fit (mi piace...). Ho scoperto anche che uno degli ippodromi che va' per la maggiore è Follonica, io avrei detto che a Follonica ci si va' per il mare, il sole e la Toscana, non certo per i cavalli. Quando siamo a Milano invece voglio andare a vedere il galoppo, cioè il fantino non guida il cavallo da dietro ma lo monta. Non sono mai andato a vedere il galoppo e soprattutto non sono mai andato a Milano. Dove corrono il galoppo c'è infatti quella famosa statua che in passato qualcuno voleva spostare al Castello Sforzesco e da lì è successa una polemica pazzesca. Vado a studiare, seriamente. Sono in sella per vincere la mia personale corsa e non sono i cavalli.

Postato da: river80 a 09/02/2010 08:25 | link | commenti 

LUNEDÌ, 08 FEBBRAIO 2010
1,50 Euro
Come prima vittoria non è male, direi. Ebbene sì, la prima vittoria alle corse dei cavalli, il primo cavallo azzeccato vincente. Roba che per alcuni significa giorni di studio, pezzi da 50 euro giocati e maledizioni contro il fantino se non vince. Io sinceramente l'ho sparata grossa e ho vinto. Giocando 1 euro, ecco la mia ricca vincita di 1,50, che tradotto significa che ho recuperato il mio euro e ho avuto un utile netto di 50 centesimi. Se facevo l'elemosina fuori dall'ippodromo, avrei sicuramente guadagnato di più in mezzo nano-secondo. Comunque il mio Amore, che ha l'occhio lungo e ormai dentro la chiamano la Professora, ha beccato un cavallo che solo alla fine è riuscito ad arrivare secondo quando aveva già la vittoria in pugno. Volevo portarmi via la ricevuta vincente, per attaccarla alla parete, ma se la tengono quando riscuoti la vincita. Ieri finalmente c'era un sole quasi primaverile, l'ippodromo era pieno, vuoi anche perchè c'era una degustazione in omaggio di cibo e vino. A giovedì, e intanto studiamo qualche cavalluccio...vincente!!!

Postato da: river80 a 08/02/2010 08:32 | link | commenti 

DOMENICA, 07 FEBBRAIO 2010
FRA CAVALLO
Non mi ricordo se si chiamasse Fra Cavallo o Fra Martino, di certo so che, se non fosse stato per il solito ritardo del treno, avremmo puntato su quel cavallo dal nome tanto simpatico e, se quel cavallo avesse vinto, avremmo vinto anche noi e alla grande. Morale della favola, il nostro Fra Qualcosa ha vinto, ha stravinto, vincente. E noi, per colpa di un treno che promette di arrivare puntuale a destinazione ma non lo fa, ci siamo mangiati la possibilità di giocarci il nostro cavallino. Siamo arrivati all'ippodromo, pieno anche con la pioggia, quando le corse erano già iniziate da un po'. Ho notato che anche altri, dopo la fine della gara, si mangiano volentieri la ricevuta della giocata. solo che noi giochiamo al massimo 2 euro, alcuni di quelli giocano e giocano pesante. Oggi pomeriggio corrono ancora ma non sappiamo se andare, certo il pallido sole invernale invoglia a fare una battuta di caccia. Vedremo. Non abbiamo ancora studiato il programma odierno e prima devo studiare e andare a Messa. See you  

Postato da: river80 a 07/02/2010 08:27 | link | commenti 

SABATO, 06 FEBBRAIO 2010
BASTA!?
Dopo la giornata campale di ieri e l'inizio di oggi, quasi quasi mi rinchiudo in un monastero. Ragazzi, che ore e che minuti. Dunque, dopo un viaggio in treno abbastanza tranquillo, a parte il festival italiano delle suonerie scadenti e delle amenità dette al telefono, arrivo in stazione con una disperata esigenza di andare in bagno. Beh, mi dico, mezz'oretta e sono a casa, poi vado in bagno. Arrivo a Bisceglie e mio padre mi raccoglie per portarmi a casa. Nevicano palline da tennis e fa un freddo boia. Non facciamo in tempo a fare metà della strada quando...boom! Macchina contro macchina, il tipo davanti troppo preso a guardare i cartelli svolta all'improvviso senza mettere la freccia e noi non possiamo fare altro che accomodarci contro la sua fiancata. Due ore fermi in strada, sotto la neve, a discutere, ad aspettare la polizia municipale, a redigere il verbale e a cercare di far capire al tipo che forse specchietti e frecce gli hanno messi per essere usati. Niente da fare, il tipo pretendeva che noi stessimo attenti a cosa faceva lui. Arriviamo a casa, mangio con l'imbuto e mi fiondo nuovamente fuori per andare all'Università, intanto nevicano palloni da calcio. Con scarpe bagnate, giubbotto bagnato e orzo sullo stomaco, arrivo e faccio la lezione. Siamo in tre in tutto. Alle 19,30 esco e prenso la metropolitana per tornare a casa. Salgo in macchina, accendo il motore, tiro giù il finestrino e il finestrino rimane giù. Porca eva, piove un casino e fa freddo, cosa faccio? Di venire su il finestrino non ci pensa affatto. Mi faccio tutto il viaggio con il vetro giù, cappuccio in testa e pioggia che entra in macchina. Arrivo a casa quasi disperato. Un'ora fuori per mettere il telo sul finestrino in modo tale che l'acqua durante la notte non entri. Ceno e non mi ricordo neppure più cosa mangio. All'alba delle dieci e mezzo mi sdraio sul letto con l'intento di strudiare mezz'oretta ma crollo dopo dieci minuti e una lettura veloce della posta elettronica e giornale on line. Dormo quasi niente e alle 5.30 sono già in piedi. Metto a posto gli appunti presi a lezione con una fatica incredibile e mi riprometto fare preghiere, scrivere blog e guardare scommesse. Naturalmente internet non va'. Vado a fare la doccia e mi cade la doccia in testa. Esco, prendo in mano il telefono, mi cade per terra e quasi si disintegra. Basta?! C'è un pallido sole fuori, forse è un segnale positivo. Ah già, siamo in febbraio, il mio mese preferito in senso negativo. Ora capisco questi attacchi virulenti di sfortuna...

Postato da: river80 a 06/02/2010 09:04 | link | commenti 

VENERDÌ, 05 FEBBRAIO 2010
CAVALLI
Consigli per gli acquisti: eat yourself!! Poteva non nevicare oggi? Certo che no. A Milano la tragicommedia della neve, comunque sia la città si bloccherà, traffico, ritardi, casini vari. Qui piove (al momento) ma tutto è possibile. Ma quando la smette di nevicare e vediamo finalmente uno sputo di pallido sole? Dunque, domani tutti all'ippodromo a farci spennare come polli. Ho scoperto, quasi per caso, diciamo che la ricerca era abbastanza voluta, che i cavalli "gentlamen" sono i dilettanti e corrono alla prima corsa. Credo che occorre, oltre a perdere meno money possibile, specializzarsi in una determinata categoria di cavalli, così il raggio d'azione è più circoscritto. Una Mandrakata, direi. Sale la febbre da cavallo, prima di addormentarmi metto in sottofondo la canzoncina e anche il mio Amore è in pieno trip equino, dovrebbero darle la laurea in scienze del cavallo da quanto è informata su piazzati, tris e quintè. Prossima tappa: Tor di Valle. Il regno dell'ippica romana. Naturalmente in treno o ritorno a piedi perchè ci siamo giocati tutto ai cavalli.

Postato da: river80 a 05/02/2010 07:58 | link | commenti 

GIOVEDÌ, 04 FEBBRAIO 2010
BOH...
Tra il solito film di Bud Spencer e Terence Hill, la solita partita di calcio e il solito show politico, ci siamo mezzi addormentati abbastanza presto. Domani dobbiamo (devo) andare Milano, chiaramente domani verrà giù un metro e mezzo di neve. Tutte le volte che ci dobbiamo muovere, nevica. Febbraio mese infausto. E' successo di tutto gli altri anni, dolori e fatti spiacevoli. Mi chiuderei in bagno sino a giugno. Qui in casa, anche il sole a mille, sembra che ci sia un buoi pazzesco, le case di una volta sono proprio tutte matte. Ieri guardavamo un bel sito che parlava dei caratteristi italiani. Che nostalgia di film di una volta. Alcuni di questi caratteristi sono morti, come Ennio Antonelli detto "Braciola", ma meritavano molto ma molto di più che semplici comparsate. Ma noi siamo tutti comparse in questa anticamera!

Postato da: river80 a 04/02/2010 08:11 | link | commenti 

MERCOLEDÌ, 03 FEBBRAIO 2010
BINGO!!!
 Con il catino anti-vomito sotto il letto, andiamo avanti a testa alta. Che è già tanto, se ci guardiamo intorno e proviamo a fare a fette il mondo. Ieri sera ho dato la prova tangibile di un fatto al mio Amore, probabilmente è un messaggio Divino, la prova della verità e dell'onestà. Ieri verso sera siamo andati al Bingo, vicino all'Ippodromo, abbiamo fatto un  giretto e siamo capitati nella sala affollata di gente dove una signorina estrae i numeri della tombola e dove circa cento persone stipate in una sala provano a fare cinquina o tombola. Un gran casinò. Non è per me e neppure per il mio Amore. E' troppo veloce, in tre minuti hanno fatto una mano, gli occhi poi ti vanno in palla a forza di scorrere le cartelle con i numeri. Risultato, abbiamo perso e credo di aver lasciato per strada qualche numero buono. I cavalli è tutta un'altra cosa. Quando ti mette a bordo pista e passa affianco un cavallo, senti lo spostamento dell'aria e l'odore che viene alle narici. Insomma, tra tutti i frizzi e lazzi che può avere il mondo delle corse dei cavalli, rimane comunque la passione genuina per il cavallo. Non faremo mai bingo neppure all'ippodromo, però ci divertiamo un casino a sbagliare i cavalli. Per ora stiamo vincendo alla grande, quasi tutti i nostri cavalli scelti hanno rotto o sono arrivati ultimi...

Postato da: river80 a 03/02/2010 09:06 | link | commenti 

MARTEDÌ, 02 FEBBRAIO 2010
CATTIVA
Ultimamente sei tu a decidere la strada
Io resto dietro di te
raccolgo i sassi rotondi in una scatola quadrata, ho un passatempo inutile
Sinceramente da un po’ si vive alla giornata
non posso dire di no
usciamo fuori dal quartiere una volta al mese solo di sabato
ma pensa che coincidenza...
Chiedi un autografo all’assassino
guarda il colpevole da vicino
e approfitta finché resta dov’é
toccagli la gamba fagli una domanda
cattiva, spietata
con il foro di entrata, senza visto di uscita
E’ stato lui, io lo so
non credo alla campana degli
innocentisti perchè
anticamente ero io un centurione con la spada e non lo posso difendere
Mi ricordo quando ci fu Galileo e Giovanna D’Arco
ero presente in piazza,
provavo immenso piacere
mi sentivo bene a vedere come si muore,
sono di un’altra razza
Chiedi un autografo all’assassino
guarda il colpevole da vicino
e approfitta finche’ resta dov’é
toccagli la gamba fagli una domanda, ancora
chiedi un autografo all’assassino
chiedigli il poster e l’adesivo
e approfitta finche’ resta dov’è
toccagli la gamba
fagli una domanda
cattiva
spietata
è la mia curiosità impregnata
di pioggia televisiva
comincia un’altra partita....
Testo della canzone "Cattiva" di Samuele Bersani

Postato da: river80 a 02/02/2010 08:16 | link | commenti 

LUNEDÌ, 01 FEBBRAIO 2010
VARENNE
In pieno trip patologico per i cavalli, ieri sera ci siamo guardati le corse del grande Varenne, il Capitano come lo chiamano i suoi estimatori e il suo staff. Che dire, un grande cavallo, veloce come il vento. Mi sono impressionato nel vederlo trottare, non lo avevo mai visto prima, in pista era un vero fulmine, aveva una progressione pazzesca che lasciava fermi tutti gli altri avversari. Il suo driver è stato Giampaolo Minnucci. Oggi Varenne ha 15 anni, è in pensione e riposa in un maneggio di Torino dove pratica la professione di stallone. Adora le carote e si riposa vicino al suo albero preferito. Sono sicuro che di fans ne ha tantissimi, ho visto delle immagini pazzesce con lui che trionfa a Parigi sotto una cornice di bandiere tricolori. Varenne è stato un mito per chi ama i cavalli, e non solo per chi ama le corse dei cavalli, si dice che un cavallo come lui non ci sarà più o chissà quando ce ne sarà un'altro. E pensare che Varenne aveva un problema alla cartilagine, credo a una gamba, lo avevano già escluso perchè non era affidabile, ma l'amore e le cure di un gruppo di persone lo hanno portato in alto, sul tetto del mondo, lo hanno fatto diventare l'unico e il solo Varenne, il solo in grado di polverizzare ogni gara a una semplice passeggiata. Merito anche del suo bravissimo driver. Passando da Torino ci piacerebbe andarlo a trovare. Varenne nella storia.

Postato da: river80 a 01/02/2010 08:29 | link | commenti 

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