7 gennaio 2012

BLOG SPLINDER - PAGINA 49

MERCOLEDÌ, 31 MARZO 2010
COSE VELOCI
Ma chissenefrega del consenso e dei risultati. E' sempre uguale la prospettiva, da qualunque lato tu giri il cubo. Luttazzi ha dato una rappresentazione degli italiani molto forte ma molto vera, usando la metafore dell'amplesso sessuale. In fondo ci sentiamo un po' tutti così e in fondo in fondo ci piace questa umiliazione e sottomissione. Ma per quanto tempo ancora dobbiamo stare sotto? Siamo quasi a Pasqua e per la prima volta non abbiamo organizzato nulla e non facciamo nulla. Nel 2006 siamo andati a Firenze, Hotel Primavera. Mi ricordo il sole, la stanchezza alla Bruno Pizzolato e il bagno comune con gli altri clienti. Abbiamo scartato ad una ad una tutte le ipotesi di partenza. Soldi, traffico, tempo, non voglia, sono le ragioni. Forse andremo via dopo Pasqua e intanto ci godiamo, per la prima volta, la città in un giorno di festa. Che sia tutto sommato meno peggio di come ce la immaginiamo? 

Postato da: river80 a 31/03/2010 08:47 | link | commenti 

MARTEDÌ, 30 MARZO 2010
ACCADIMENTI
Ho pensato a una cosa, abbastanza importante, sperando che accadesse. L'ho pensata accostandola alla volontà e al giudizio di un fratello a cui credo di dovere la vita. E la cosa è accaduta. Ora, l'esito di questa cosa non è sicuro o certo. Dipenderà da molte cose. Però è accaduta. Coincidenza? Fatalità? Oppure questo fratello ci è sempre vicino e ci assiste? Non è la prima volta che mi capita una cosa del genere. Approfondirà la questione in un secondo momento, più avanti, quando questa cosa avrà fatto il proprio percorso. Al momento sono abbastanza stupito e mi sento molto "umano", "elementare", "semplice". Paura? Timore? Incredulità? Senso di smarrimento davanti al possibile. Ho paura che la mente umana abbia delle potenzialità incredibili a noi sconosciute per la maggior parte. Potenzialità transitive. Tutto comunque ha un origine, che risale a settembre 2008.

Postato da: river80 a 30/03/2010 13:44 | link | commenti 

LUNEDÌ, 29 MARZO 2010
PALESTRA
Finalmente palestra! Dopo mesi e mesi, sembravano anni. La palestra è piccola ma accogliente. E poi finalmente gente normale e basta super-iper-palestrati gonfiati con uova sode e vitamine. E costa anche poco se paragonata a quella in cui andavo prima. Mi sono rimesso la mia fiammante maglietta rossa e le scarpe arancioni, cuffie e musica a palla. Novità, forse anche il mio Amore si iscrive. L'ambiente è tranquillo e credo che si troverà bene. Domani, se mi gira mi faccio la sauna. Dopo mesi che non facevo i pesi, quando li ho ripresi in mano quasi quasi una lacrimuccia mi scendeva. Il carico è andato abbastanza bene ma si sentiva che i muscoli avevano abbandonato l'idea dei manubri. Oggi siamo andati anche a Ferrara e meno male ce la siamo cavata in poco tempo. See you.

Postato da: river80 a 29/03/2010 21:21 | link | commenti 

DOMENICA, 28 MARZO 2010
DOMENICA DI SOLE
No-vote for me. Ho deciso di non votare, sinceramente non so se voterò ancora. Banalizzo e dico che questi politici non mi rappresentano, ma dentro di me so che la ragione è molto più profonda. Da quando studio le politiche pubbliche e da quando assisto ad osceni dibattiti politici in televisione, mi sono aperti gli occhi e il cuore. Il peso del mio voto sul risultato generale è pari a zero, i costi di informazione e quelli legati ad uscire e cercare il seggio sono più alti dei benefici di starmane a casa, parlare con il nostro amico turco e assistere ai tanti polli che credono di cambiare la storia andando a votare. La storia è già tracciata e non dai comuni cittadini, che sono soltanto strumenti in mano dei politici per avere consenso e autorità. Parlando di cose serie, ieri dopo la corsa mi è scoppiato un raffreddore da cavallo e febbre. Però correre ieri è stato bello, sono passato affianco allo stadio in una giornata di sole. Domani vado a iscrivermi in palestra, quella piccola ed economica. Oggi ho le gambe a pezzi, questo mi conferma il fatto che l'allenamento in casa non è uguale a quello fuori, però ieri ho corso tanto e non ero abituato. Ho preso anche il vizio di alzarmi alle 6 di mattina e il mio Amore dietro, così la giornata è più lunga. Oggi incontriamo il nostro amico di origine turca. Studio a go-go, altrimenti ci muoio in mezzo ai libri. See you.

Postato da: river80 a 28/03/2010 13:21 | link | commenti 

SABATO, 27 MARZO 2010
FINALMENTE CORSA FUORI
Tornato a correre fuori. Dopo mesi. Oggi non si poteva dire di noi visto il cielo azzurro e il primo vero caldo primaverile. Ho corso in maglietta in mezzo alle tante formiche che hanno visto il primo sole e che si sono riversate in strada. Sono andato dalle parti di San Luca, ma non sono riuscito ad arrivare sulla cima. Il fiato, ad un certo punto, ha fatto "ciao ciao" e mestamente sono tornato giù più veloce di come sono salito. Gli ultimi metri li ho fatti con la lingua che strisciava l'asfalto e con la musica a palla nelle orecchie come non capitava da tempo. Il mio Amore è stato in casa nonostante la bella giornata e questo mi dispiace, perchè in questa casa non c'è luce e ne paghiamo le conseguenze con l'umore nero. Adesso devo rimediare allo studio che è un disastro assoluto.

Postato da: river80 a 27/03/2010 12:53 | link | commenti 

VENERDÌ, 26 MARZO 2010
LA PRIMA NOTTE DI QUIETE
Leggero come un dio
con un cerino acceso il mondo è mio
mi accorgo cosa c’è
sui muri, nelle strade e nei caffè
mi accorgo anche di me
stanotte tutto ha un suo perché

guardando le stelle
che aspettano ancora di accendersi
sollevo il fiammifero ancora più su
ed illumino il blu
guardo le stelle
che aspettano ancora di accendersi
sollevo il fiammifero ancora più su
ed illumino il blu

leggero come un dio
ed ogni luogo sembra casa mia
mi accorgo adesso che
ogni cosa anche più lieve ha senso in me
non chiedermi perché
me ne stupisco anch’io

guardando le stelle
che aspettano ancora di accendersi
sollevo il fiammifero ancora più su
ed illumino il blu
guardo le stelle
che aspettano ancora di accendersi
sollevo il fiammifero ancora più su
ed illumino il blu
qua fuori c’è un mondo che è fatto di cielo e di nuvole
racconta e regala emozioni basta sapere dov’è
qua fuori c’è un mondo che è fatto di cielo e di nuvole
regala emozioni infinite se sei convinto che c’è

leggero come un dio
guardo le stelle
che aspettano ancora di accendersi
sollevo il fiammifero ancora più su
ed illumino il blu
guardo le stelle
che aspettano ancora di accendersi
sollevo il fiammifero ancora più su
ed illumino il blu

leggero come un dio
Testo della canzone "La prima notte di quiete" (La Crus)

Postato da: river80 a 26/03/2010 09:15 | link | commenti 

GIOVEDÌ, 25 MARZO 2010
HAPPY FAMILY
Non mi riferisco al nuovo film di Salvatores. Parlo di Happy Family in senso ironico, perchè credo che nessuna famiglia sia davvero happy. Gli anni moderni, a mio parere, hanno spazzato via il senso di felicità, quello più genuino e crudo. Non esiste più il concetto di famiglia come unità felice, come isola felice. Troppe ragioni, troppe cause di svariata natura, portano dissapori e amarezze nelle famiglie. In prima fila i soldi. Poi i maledetti tradimenti. Poi le bugie. Poi il lavoro. Poi le evasioni perchè la famiglia è troppo stretta. Non sono cinico, sono reale. Un tuffo nella realtà. L'antidoto è altrettanto crudo ma efficace: amare se stessi. Se ami te stesso, hai le giuste misure per amare anche l'altra persona. Sarai in grado di avere un rapporto schietto e sincero, sarai in grado di porre l'amore al centro della famiglia, mettendo da parte livori e rancori, amarezze e dissapori. Bisogna partire con l'amare se stessi, se si vuole amare il mondo. E amare se stessi non è facile. Anzi, è una sfida contro tutto e tutti. Contro l'odio dei fallimenti, contro i tempi moderni, contro il percorso segnato dalla storia, contro gli slogan, contro le mode, contro i miti, contro le mele avvelenate. Quanti si amano veramente? Pochi. Amarsi veramente significa accettare potenze e debolezze della propria persona. Io penso che noi, singole persone, non siamo altro che la particella elementare di un mondo, esattamente uguale a noi, ma soltanto moltiplicato all'ennesima potenza. Se amiamo noi stessi, possiamo allora amarci all'ennesima potenza. La mia strada è quella di amarmi di più. Combatto quotidianamente contro debolezze, virtù nascoste, rivincite, non riconoscimenti. La cosa fondamentale che sto coltivando nel cuore è quella di "camminare avanti". Mai indietro. Solo così posso accendere l'amore nella mia famiglia. La cosa che spesso mi fa male è quella di non conoscerci abbastanza. In famiglia ci si dovrebbe conoscere profondamente in modo da coltivare l'altra persona come coltivi te stesso. Invece mi rendo conto che il termine "famiglia" spesso rimane solo un artificio lessicale, perchè dentro si muovono tante particelle vuote, inanimate, che si scontrano l'una con l'altra come nelle reazioni in laboratorio. Ma che, se non accese, rimangono corpi estranei l'uno dall'altro. 

Postato da: river80 a 25/03/2010 08:31 | link | commenti 

MERCOLEDÌ, 24 MARZO 2010
DIO E'
Non mi pongo la domanda se Dio esista, sono sicuro che esista. E sono anche certo che si rappresenta nel mondo in forma di Amore. Il mio Amore. L'Amore che ci trasmettiamo, quello che riceviamo e quello che doniamo. Michel. Mi chiedo invece se Dio si rappresenti anche nelle cose negative, o spiacevoli, o brutte, che ci capitano quotidianamente. Se questa bruttura non sia in realtà un segno d'amore per farci comprendere, per imparare a imparare. I fallimenti come specchio delle nostre virtù e potenzialità. Non mi rappresento un Dio onnipotente o un Dio illuminate, non me lo rappresento come gigante, lo rappresento nella quotidianità delle cose che accadono, belle ma anche meno belle, perchè l'uomo è solo un ammasso di materia relativa in uno stato mondiale di incertezza. I piccoli fatti quotidiani, i grandi fatti quotidiani, e tutto quel miscuglio di certezze relative, incertezze e castelli in aria, è Dio. Forse Dio è la coscienza del vivere. Di imparare a vivere questa vita, che è imperfetta, fuori dal nostro controllo e non pacifica. Il problema di molti di noi, uomini mortali, è la mancanza nel nostro spirito di quel senso di evangelizzazione che le letture del Vangelo e della Bibbia, in primis, ci trasmettono.

Postato da: river80 a 24/03/2010 08:30 | link | commenti (1)

MARTEDÌ, 23 MARZO 2010
MENTIMI
Dimmi che il dolore non farà più male
dimmi che la pioggia oggi non cadrà
dimmi che qualcuno fermerà la guerra
che il conto da pagare non arriverà

mentimi mentimi mentimi
voglio un'altra bugia
voglio che sembri vera
qualunque sia
mentimi mentimi mentimi
voglio un'altra bugia
voglio un lieto fine
qualunque sia

Dimmi che lavoreremo un po' di meno
dimmi che staremo meglio di così
che non correremo dietro ad ogni treno
solo per trovarci ovunque ma non qui

mentimi mentimi mentimi…
voglio un'altra bugia
voglio che sembri vera
qualunque sia
mentimi mentimi mentimi
voglio un'altra bugia
voglio un lieto fine
qualunque sia

Dai, dimmi ancora che
il mondo è bellissimo intorno a me
col verde degli alberi
le rose che crescono
disegna le nuvole
come sai fare tu

Dimmi che il dolore
non farà più male
dimmi che la pioggia
oggi non cadrà

mentimi mentimi mentimi…
voglio un'altra bugia
voglio che sembri vera
qualunque sia
mentimi mentimi mentimi
voglio un'altra bugia
voglio un lieto fine
qualunque sia
Testo della canzone "Mentimi" dei La Crus

Postato da: river80 a 23/03/2010 07:36 | link | commenti 

LUNEDÌ, 22 MARZO 2010
ESSERE CRISTIANO OGGI
Mi è piaciuta una frase di Michel che recita più o meno così "essere cristiano, oggi, significa andare controcorrente, non andare dove la maggior parte della società sta andando". Credo che essere cristiano, nel tempo odierno, sia una bellezza, una salvezza ma anche un sacrificio. Non è facile ricamarsi un proprio percorso nel lungo cammino tracciato dalla società, in qualche modo siamo figli della società e dei suoi miti, simboli e culture. Diciamo che essere cristiano è la consapevolezza del proprio essere, fatta di onestà e verità, con una chiara idea e accettazione dei propri limiti e virtù. Ma anche consapevolezza dell'altrui uomo, con i propri limiti e virtù. Quello che manca all'uomo di oggi è il senso del "relativo", forse del "precariato" della vita, quello che manca all'uomo di oggi è l'arte o l'artigianato di pensare alla vita come a un grande puzzle senza fine. 

Postato da: river80 a 22/03/2010 19:08 | link | commenti 

DOMENICA, 21 MARZO 2010
G8
Alla fine siamo tornati a un evento che ha segnato la storia italiana nel nuovo secolo. Il G8. Il mio Amore l'ha guardato perchè è ligure nel sangue e nella testa, io perchè sono sempre stato appassionato di misteri italiani. E' il G8 è un mistero. Le unice cose certe sono state: la riunione dei grandi capi del mondo, la guerriglia, un morto, tanti feriti e l'ordine pubblico che non è stato garantito. Per il resto è tutto un mistero. Già la scelta della città di Genova è un mistero, non adatta ad ospitare un evento di così tali proporzioni e risonanza. Quel giorno di luglio di nove anno fa ero in montagna e in televisione trasmettevano le immagini della guerriglia urbana. I famosi Black Block. In quel periodo tutti si chidevano chi fossero e tutti puntavano gli occhi sulle fotografie o i video che li riprendevano in azione. Diciamo che, a distanza di tempo, i black block rimangono un bel mistero, non solo italiano. Una definizione precisa o un inquadramento ideologico non lo hanno mai avuto, vengono definiti genericamente "anarchici" ma credo che siano una zona ombra in cui risiedono tante personalità diverse. Del video di ieri sera mi hanno toccato due aspetti, se vogliamo abbastanza gravi: il senso di non-realtà dei grandi uomini delle terra e la totale incapacità di garantire l'ordine pubblico da parte delle forze dell'ordine. La morte di Carlo Giuliani è stata tragica ma anche tanto strumentalizzata. Nel fotogramma, ormai famoso, in cui si vede Carlo con l'estintore e il carabiniere Placanica con la pistola in mano, personalmente non ho mai visto una vittima e un assassino, ma solo due ragazzi terrorizzati, calati in una realtà molto, ma molto più grande di loro.

Postato da: river80 a 21/03/2010 09:45 | link | commenti 

SABATO, 20 MARZO 2010
INVITO AL VIAGGIO
Ti invito al viaggio
in quel paese che ti somiglia tanto.
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
hanno per il mio spirito l'incanto
dei tuoi occhi quando brillano offuscati.
Laggiù tutto é ordine e bellezza,
calma e voluttà.
Il mondo s'addormenta in una calda luce
di giacinto e d'oro.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
arrivati da ogni confine
per soddisfare i tuoi desideri.
Le matin j'écoutais
les sons du jardin
la langage des parfums
des fleurs.
Testo della canzone "Invito al viaggio" di Battiato

Postato da: river80 a 20/03/2010 07:36 | link | commenti 

VENERDÌ, 19 MARZO 2010
IN RICORDO DI ALENYA BORTOLOTTO
Mi sono addormentato con un concerto di musica in testa: l'Ave Maria di Schubert, Invito al Viaggio di Battiato e The Girl from Ipanema. E con Milano in testa. No, non è un attacco virulento di romanticismo o una smania di tornare a Milano. E' solo che ieri sera leggevo di quel fatto brutto accaduto a Milano 8 anni fa in cui una giovane ragazza milanese è stata brutalmente uccisa dal suo compagno. Durante la celebrazione del funerale di questa povera ragazza, la famiglia, credo rispettando i gusti di Alenya, ha voluto suonare queste canzoni e mi ha colpito l'originalità dell'accostamento musicale, ma anche la sua estrema eleganza. Lei si chiamava Alenya Bortolotto e lui Ruggero Jucker. Lei aveva 26 anni, lui 36. Lei studiava il mattino e il pomeriggio lavorava come commessa in uno store del centro città. Lui era imprenditore. Entrambi figli della Milano bene e agiata, lui discendente di una note famiglia di industriali milanesi. Quello che mi ha colpito di questa brutta storia è tutto. Se non l'avessi letta 8 anni fa sui giornali e un amico me la raccontasse, penserei che fosse uscita dalla testa di qualche giallista. Ma questa è una storia vera e dell'assassino, in questa storia, si sa subito nome e cognome. Eppure, se guardassimo questa storia dal di fuori, dall'esterno, quello che vedremmo è una storia d'amore come tante ce ne sono in giro, solo che in questa storia tutto è portato alla potenza, tutto è perfetto. La povera Alenya è una ragazza molto brava, simpatica e cordiale, nonostante provenga da una famiglia agiata. decide di lavorare il pomeriggio in un negozio per non pesare sulla famiglia, così che al mattino può studiare all'università. Vive in prossimità del centro città e il suo raggio d'azione sono tutte quelle strade che rendono tanto affascinante la città. Ruggero Jucker è un imprenditore nel settore del catering, figlio di una famiglia per bene di Milano e molto nota negli ambienti, vive a due passi da San Babila, a prima vista un ragazzo indegerrimo e lavoratore, senza grilli per la testa. Di una storia di questo genere ci si potrebbe innamorare o trarre spunto per scrivere un racconto d'amore post-adolescenziale. Ma non è così. Purtroppo, non è andata così. Questa storia, apparentemente perfetta, si è trasformata in una tragedia, che ha rovinato due famiglie per bene e ha lasciato l'ennesima ferita al cuore di Milano. Quello che mi fa strano e paura, è come la bellezza possa trasformarsi in orrore, come la pace possa scoppiare da un momento con l'altro in violenza, come l'incredulità e lo sgomento possano salire in ognuno di noi quando leggiamo storie come questa. Apparentemente perfette, dal di fuori, ma velate da un filo robusto di imperfezione di cui soltanto i protagonisti sono a conoscenza. E mi fa compassione, tenerezza, pensare a questa ragazza, così viva e spensierata, quasi metropolitana, abituata a girare per le strade del centro con la Vespa azzurra, che in un istante scompare per sempre e che adesso riposa in un cimitero silenzioso vicino a Lecco, lontano dal rumore e dalle violenze. Ecco, spero che adesso Alenya, nel suo intimo viaggio, possa aver potuto soddisfare i suoi desideri e che i suoi occhi possano ancora brillare.         

Postato da: river80 a 19/03/2010 09:24 | link | commenti 

GIOVEDÌ, 18 MARZO 2010
MINE VAGANTI
Da dire in questi giorni non ho molto. Ieri mi sono fatto un giro "obbligato" per la città, di quelli che prendi e vai, lasciandoti alle spalle una coltre di fumo e sabbia. Ieri siamo anche stati al Cinema per vedere l'ennesimo film italiano uscito in qusti giorni. Il film è Mine Vaganti. Dato che sono iper-sensibile nei confronti delle cineproiezioni a cui assisto, mi pregio di pormi in modo critico davanti all'opera del regista. Insomma, non tutto è andato bene come mi aspettavo. Il film è "caruccio" (classica parola), credo manchi un poco di spessore, a tratti l'ho trovato piatto, un po' scialbo, un mix contorto di commedia-riflessione in cui non si sa che direzione prenda. Personalmente mi aspettavo che anche l'attore principale fosse un personaggio pù marcato anzichè così velato, trasparente, sembrava quasi che li dentro, in quella storia, quel personaggio non ci volesse stare, per niente al mondo. Comunque è un film che merita di essere visto, almeno ci si fa l'idea di cosa accade quotidianamente in certe famiglie (del Sud?) davanti a certi problemi, se così vogliamo chiamarli.

Postato da: river80 a 18/03/2010 07:59 | link | commenti 

MERCOLEDÌ, 17 MARZO 2010
INVERNO
Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.

Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.

Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.

Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.

La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.

Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti
TESTO CANZONE "INVERNO" DI DE ANDRE'

Postato da: river80 a 17/03/2010 08:18 | link | commenti 

MARTEDÌ, 16 MARZO 2010
ANNIVERSARIO
12 MARZO 2006 - 12 MARZO 2010 = 4 ANNI DI IO&NOI

Postato da: river80 a 16/03/2010 08:49 | link | commenti 

OLIO
Olio taggiasco e via. Un bel cucchiaione di olio alla mattina e la pelle diventa splendida "splentente". Pare poi che abbia doti curative, in realtà io lo prendo per andare nella stanza della number two. Diciamo che ci aspettano giorni un po' concitati, tra arrivi e partenze. Diciamo anche che questo benedetto esame deve essere prossimo altrimenti vado a chiudermi in convento. Ieri pomeriggio siamo arrivati stanchi morti, ma stanchi morti, più morti che stanchi, avevamo addosso la puzza di camion, merda e autostrada. E sulle gambe circa cinque ore di macchina. E venerdì si ricomincia. Per non parlare di pasqua. Ho appena bevuto una buonissima bocconata di tè al sapone, e prima ancora un cucchiaio di olio. Altro che il mattino ha l'oro in bocca, il mio ha l'amaro in bocca...

Postato da: river80 a 16/03/2010 07:51 | link | commenti 

LUNEDÌ, 15 MARZO 2010
RITORNO
E oggi si rincapsula il dente per la terza o quarta volta. Un record. Prima o poi dovrò decidermi a farla nuova, l'ultima volta che si è staccata la capsula, ancora un po' e la mandavo giù insieme al riso con il curry. C'è ancora il sole e questa è una sorpresa, come una sorpresa è stata svegliarmi con il mio Amore che mi ha abbracciato per un po'. Poi la magia è svanita e sono tornato ad occupare il mio spazio in un angolino del comodino. Oggi ripartiamo, un po' più carichi di quando siamo arrivati. Il Gufo, in modo benevolo, ha insistito perchè bevessi un bel cucchiaio di olio pugliese o calabrese, buono, peccato che me lo ha fatto bere dopo il latte. Va' bene, adesso vado, mi aspetta il privilegio di caricare la macchina. Posso perdermi questo vantaggio?

Postato da: river80 a 15/03/2010 09:47 | link | commenti 

DOMENICA, 14 MARZO 2010
FESTA
Oggi è un giorno speciale, un giorno di festa, non so cosa mi succeda ma oggi sono felice...ho fatto la Number Two!!!

Postato da: river80 a 14/03/2010 16:12 | link | commenti 

NUMBER TWO
Camminata sotto un cielo azzurro estivo. Erano mesi che non vedevamo una giornata così azzurra e luminosa. Anche ieri e l'altro ieri a Milano il tempo era abbastanza primaverile, oggi qui in Liguria il cielo inviterebbe ad andare al mare e sdraiarsi sulla spiaggia. La nostra passeggiata è stata quasi salutare, dato la presenza di futuristici cani e rotture varie, comunque abbiamo camminato per un po' e ci siamo anche spalmati la neve in faccia, perchè dicono che così ci si abbronza di più. E questa mattina abbiamo dormito fino alle 9.30 che non capitava da anni. Almeno per me. E oggi siamo qui con un occhio mezzo aperto e l'altro chiuso del tutto. Le macchine hanno già corso e la Nunna sarà stata in prima fila. E adesso me ne vado a fare la doccia, se riesco ad affrontare il freddo gelido del bagno. E poi ho fatto la number two....evviva, oggi è festa!!

Postato da: river80 a 14/03/2010 16:08 | link | commenti 

SABATO, 13 MARZO 2010
MILANO IERI
Finalmente dopo tanto tempo mi sono svegliato questa mattina illuminato dal sole e con il mio Amore che mi abbracciava. E' stato bellissimo, è stato come tornare agli inizi. Siamo arrivati a Milano per via dell'Università e oggi andiamo in Liguria. Se non è la neve a rompere le palle, ci si mette il solito sciopero dei mezzi di trasporto. E così il mio Amore è venuta a prendermi in macchina a Milano con mio papà. Milano sempre più incasinata, strombazzante e paranoica. Per vivere a Milano devi lavorare a Milano e muoverti a piedi, in bicicletta o motorino. E avere un box sotto casa perchè trovare un parcheggio è impossibile. Comunque ieri mi sono fatto il solito giro pomeridiano a Milano, prima della lezione. C'era il sole e mi sono fatto a piedi un paio di strade dietro Via Larga. I palazzi sono bellissimi, capisco perchè un box nel centro di Milano costi più di 300.000,00 euro. Se non hai il posto macchina, è meglio che ti spari. Oggi andiamo in Liguria e confidiamo in questa giornata di primo sole primaverile.

Postato da: river80 a 13/03/2010 09:32 | link | commenti 

VENERDÌ, 12 MARZO 2010
LUGANO ADDIO
Po, po, po... Le scarpe da tennis bianche e blu, seni pesanti e labbra rosse e la giacca a vento. Oh! Marta io ti ricordo così il tuo sorriso e i tuoi capelli, fermi come il lago. "Lugano addio" cantavi, mentre la mano mi tenevi "Canta con me" tu mi dicevi ed io cantavo di un posto che non avevo visto mai. Tu, tu mi parlavi di frontiere di finanzieri e contrabbando mi scaldavo ai tuoi racconti "E mio padre sì" tu mi dicevi "quassù in montagna ha combattuto" Poi del mio mi domandavi. Ed io pensavo a casa mio padre fermo sulla spiaggia, le reti al sole i pescherecci in alto mare, conchiglie e stelle le bestemmie e il suo dolore. Oh, Marta io ti ricordo così il tuo sorriso e tuoi capelli, fermi come il lago. Po, po, po... "Lugano addio cantavi" mentre la mano mi tenevi "addio" cantavi e non per falsa ingenuità tu ci credevi e adesso anch’io che sono qua. Oh, Marta mia addio, ti ricordo così il tuo sorriso e tuoi capelli, fermi come il lago. Po, po, po…
TESTO DELLA CANZONE "LUGANO ADDIO" DI I. GRAZIANI

Postato da: river80 a 12/03/2010 09:17 | link | commenti 

GIOVEDÌ, 11 MARZO 2010
RED DEVILS
Con tutta la neve che è caduta in questi giorni, il Re Mida avrà dormito in panico, sognandosi grandi pulizie, ruspe, sale ed eserciti di sottomessi muniti di attrezzi anti-neve. Ma come si fa ad avere la neve a metà marzo? Basta farsi un giro nel nord Italia in questi giorni. E domani dobbiamo andare a Milano, e poi sabato in Liguria, e con la neve che ci accompagna come una fedele amica. Tutte le volte che ci siamo dovuti muovere, è nevicato. E non poco, ma fiocchi grossi come sassi. Mi ricordo la gente che si lamentava dell'estate e del caldo (il sottoscritto), adesso scommetto si lamenterà del freddo (sempre il sottoscritto). Comunque, se ieri avessi giocato i Red Devils, mi sarei lamentato molto meno, avrei beccato la vittoria e acchiappato un po' di soldi, che invece ho lasciato saggiamente ai bookmakers, che poverini ne hanno bisogno. Dunque, in questa Italia che va' a rotoli, che dorme sotto i ponti, che esporta capitali in Svizzera e che viene illusa dai nostri amici politicanti, abbiamo imparato che: la Costituzione si può modificare con un semplice provvedimento legislativo, non tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge, si possono cambiare le regole nel corso della partita. Che bello, questo paese comincia a piacermi un casino... 

Postato da: river80 a 11/03/2010 08:27 | link | commenti 

MERCOLEDÌ, 10 MARZO 2010
ALESSANDRO MARCOLIN
Si chiama Alessandro Marcolin (così riporta il Corriere della Sera on line in un recente articolo) ed è un ex. Un ex della società economica. Era un broker di successo, uno di quelli "pesanti", oggi è un clochard metropolitano. Per anni è stato uno che contava negli ambienti, lavoro con alti profitti, belle donne, macchine sportive e vacanze. Poi un giorno quando ha visto in televisione, in casa di amici benestanti, un servizio su dei bambini somali ammalati, ha capito dentro di sè che in realtà non era nessuno, che doveva fare qualcosa per non sentirsi ancora un contenitore vuoto pieno di soldi. Ha impiegato un paio di mesi a metabolizzare il cambiamento, poi un giorno è sparito, senza dare corda a critiche e ripensamenti che altrimenti lo avrebbero fatto rimanere dietro la scrivania con la propria vita agiata. Ha lasciato la società normale, quella che tutte le mattine si alza, lavora, corre, mangia e arriva a sera molte volte chiedendosi un perchè di tutto questo, per calarsi in una società pazza, parallela, difficile, con le sue regole e le sue abitudini, quella dei barboni, dei senzatetto, dei clochard. Ha lasciato la Milano bene per calarsi nel tunnel della Milano maledetta, quella down, quella che incontriamo tutti i giorni e che tutti i giorni puntualmente ignoriamo per senso di colpa o menfreghismo. Da nove anni dorme alla Stazione di Lambrate e ormai la sua "seconda" vita ha imparato a conoscerla e a conviverci. E' un clochard, ma un clochard che ci tiene a rimare attaccato alla società civile. Dorme, si lava tutti i giorni, mangia, si veste con abiti puliti, legge, usa il cellulare e utilizza un linguaggio ricco. Oggi si sente pieno, felice, le vere gratificazioni le ha trovate da quel giorno in cui ha abbandonato lo status borghese. Oggi non ha nulla in tasca, ma dentro di sè ha un cuore pieno di fiori germogliati. Di storie come quella di Alessandro credo che ce ne siamo tante altre nel mondo, leggerle, sapere che esistono personaggi di questo genere, un po' veri e un po' romanzeschi, ci da la forza di andare avanti e coltivare la speranza che un cambiamento è ancora possibile, che il valore della vita non può riassumersi in un pacchetto di banconote. Alessandro Marcolin è un predestinato, forse un miracolato, qualcuno invece potrà pensare che è solo un pazzo. Io credo che lui e la sua storia siano una traccia, un segno, un piccolo segno di un grande percorso che l'uomo deve intraprendere per ritrovare sè stesso e le proprie origini.

Postato da: river80 a 10/03/2010 08:45 | link | commenti 

MARTEDÌ, 09 MARZO 2010
AVATAR
Poteva mancare Avatar nel nostro blog? Assolutamente no. Facciamo parte di quel nutrito gruppo di un paio di milioni di persone che hanno speso 3 ore della loro vita con un finto paio di occhiali da sole sugli occhi e il fiato in gola. Già, il paio di occhiali da sole (finti) era quelli per vedere il film in 3D e il fiato in gola perchè la storia è molto avvincente ed emozionante. Premesso il fatto che sono uscito dal cinema con mal di testa, male agli occhi e con le orecchie tappate, premesso il fatto che sinceramente non ho avvertito visivamente gli effetti in 3D, premesso il film che comunque è un po' "american style", nel complesso il film vale il biglietto pagato. Io mi sono fatto la tessera Student Card, quindi ho usufruito di un piccolo sconto e ho pagato di meno, comunque i miei 9 eurini li ho dati e potrò dire "io c'ero". Il mio Amore, ancora più indiavolata di me e tutta presa dalle novità, si era già messa gli occhiali 3d ancora prima di entrare in sala e guardava con sospetto tutto quello che le girava intorno. Abbiamo avuto anche la piacevole sorpresa di avere affianco un paio di famiglie molto "tunz tunz", hanno passato le 3 ore del film sgranocchiando di tutto, alla fine anche i sedili e i cestini dei popcorn. Parlando invece di cose più serie, abbiamo trovato il lavoro del secolo: apriamo un'agenzia di viaggi per pupazzi. Pare che in Giappone vada alla grande. Per concludere la serata in bellezza, mentre mangiavamo al Cinese, dopo il cinema, ancora un po' e mi ingoio la capsula del dente. Meno male che ho sentito girare in bocca il perno del dente con il dente attaccato. Poi, abbiamo rischiato di rimanere fuori casa tutta la notte per una storia di chiavi che non ho ancora capito bene. So solo che mentre infilavo la chiave nella toppa e questa non girava, in quel momento avrei voluto essere volentieri un Avatar e sparire su Pandora con tutti i miei guai...

Postato da: river80 a 09/03/2010 08:09 | link | commenti 

LUNEDÌ, 08 MARZO 2010
ANITA E PATRIZIA
E così ieri abbiamo passato la giornata con mia zia Anita (detta il Giovedì o Prezzemolo) e mia cugina Patrizia. Sono arrivate in città sabato pomeriggio e domenica sono venute a pranzo da noi. Mia zia adesso è in pensione, per una vita ha lavorato alla Rai, mentre mia cugina è critico musicale. Devo dire che siamo stati impeccabili (quasi) nella preparazione del pranzo, basato principalmente sulle verdure e con due primi mozzafiato. Anche la torta della Nonna non era affatto male anche se abbiamo spacciato di averla fatta noi, ma praticamente neppure le pareti hanno creduto a questa balla, gigante come il buco nell'ozono. E' venuto anche il nostro amico Eugenio dopo pranzo per un caffè e una fetta di torta del sottoscritto (fatta con le mie mani...). E' la prima volta che i miei parenti varcano la porta di casa, anche perchè di parenti non è ho poi molti. A parte mia zia e mia cugina, ho un'altra zia e un'altro cugino che vivono tra Milano e Como. Stop. Il ramo parentale si ferma qui. Comunque oggi dovrei recuperare un po' di studio e forse questa sera, come una vecchia pubblicità che girava anni fa, "voliamo al cinema". Forse in 3D, forse Avatar, forse quel film nuovo con J. Deep, dove tutte (le donne) dicono che vanno a vadere il film per la storia e non per J. Deep. Altra balla grossa come il buco nell'ozono. Comunque sono affezionato a mia cugina e mia zia, le voglio veramente bene, spesso ricordiamo il passato e mi fa piacere che, nonostante gli impegni e la vita diversa per ognuno di noi, il ricordo del passato e della nostra famiglia abbia sempre un posto nel cuore.

Postato da: river80 a 08/03/2010 08:41 | link | commenti 

DOMENICA, 07 MARZO 2010
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
Vergogna vergogna vergogna. Nel nostro paese, fieri di essere Italiani, ieri abbiamo capito una cosa molto importante, cioè che la fonte primaria di un provvedimento legislativo non è la discussione in parlamento ma il decreto legge, che dovrebbe avere i caratteri dell'urgenza e della necessità, ma che il nostro Governo utilizza quotidianamente come strumento primario per emanare norme. L'Italia è il primo paese in Europa che fa un uso così sconsiderato di decreti legge. Pare proprio che, senza alcun cambiamento formale della Costituzione, il paese non sia più una repubblica parlamentare. Ma ieri abbiamo imparato alcune altre cose davvero interessanti. Innanzitutto, ancora una volta, abbiamo imparato che le leggi vengono create e modificate ad uso e consumo di un gruppo ristretto di utilizzatori. In secondo luogo abbiamo imparato la tempestività del Governo, che non è cosa da poco. Quando infatti è toccato nei suoi interessi più stretti e urgenti, è bravissimo in una sola serata a convocare d'urgenza una riunione del CdM, fare il decreto legge e passarlo alla firma del Presidente della Repubblica, personalità d'eccellenza del nostro paese, super-partes e garante che le istituzioni non vadano mai "sopra le righe". Proprio quel presidente che fu addidato alcuni mesi fa come "comunista", oggi viene osannato come "bravo Presidente". Mah!?

Postato da: river80 a 07/03/2010 09:04 | link | commenti 

SABATO, 06 MARZO 2010
HEROES
I, I will be king
And you, you will be queen
Though nothing will drive them away
We can beat them, just for one day
We can be Heroes, just for one day

And you, you can be mean
And I, I'll drink all the time
'Cause we're lovers, and that is a fact
Yes we're lovers, and that is that

Though nothing, will keep us together
We could steal time,
just for one day
We can be Heroes, for ever and ever
What d'you say?

I, I wish you could swim
Like the dolphins, like dolphins can swim
Though nothing,
nothing will keep us together
We can beat them, for ever and ever
Oh we can be Heroes,
just for one day

I, I will be king
And you, you will be queen
Though nothing will drive them away
We can be Heroes, just for one day
We can be us, just for one day

I, I can remember (I remember)
Standing, by the wall (by the wall)
And the guns shot above our heads
(over our heads)
And we kissed,
as though nothing could fall
(nothing could fall)
And the shame was on the other side
Oh we can beat them, for ever and ever
Then we could be Heroes,
just for one day

We can be Heroes
We can be Heroes
We can be Heroes
Just for one day
We can be Heroes

We're nothing, and nothing will help us
Maybe we're lying,
then you better not stay
But we could be safer,
just for one day

Oh-oh-oh-ohh, oh-oh-oh-ohh,
just for one day.
Testo della canzone "Heroes" di D. Bowie

Postato da: river80 a 06/03/2010 08:30 | link | commenti 

VENERDÌ, 05 MARZO 2010
STADIO DI VARSAVIA
Avremmo potuto vincere bilioni di soldi ma il mio Amore, che ha uno spirito altruistico, ha pensato bene di lasciarli allo Stato...ancora per un po'. Praticamente aveva azzeccato una quaterna ma la tarlucca non l'ha giocata, o almeno, ha giocato un solo numero. Risultato: - 1 euro. Ieri sera, guardando un sito internet dedicato agli stadi di tutto il mondo, mi sono imbattuto in uno stadio, quello di Varsavia, che dal 1983 è stato abbandonato in quanto i lavori di manutenzione erano troppo gravosi per la città. E' stato adibito ad altri usi come un mercato a cielo aperto di bancarelle. Oggi questo stadio non c'è più, perchè l'Amministrazione ha intenzione di costruire il nuovo stadio cittadino, ma quando era funzionante poteva ospitare oltre centomila persone. Ho raccolto delle fotografie che mi hanno fatto parecchia impressione, perchè rappresentano quella che io dico essere "l'architettuta dell'est", cioè grandi spazi e grandi strutture, fredde e con un velo di desolazione. Fa anche una certa impressione vedere un complesso sportivo di queste dimensioni lasciato al proprio destino, con le erbacce che spuntano fuori dalle gradinate. Un'altro pezzo dell'est che muore. E poi Varsavia è la citta a cui Bowie dedicò la splendida e decadente canzone "Warsavia", contenuta se non mi sbaglio nell'album "Low". Il titolo dice già tutto.

Postato da: river80 a 05/03/2010 08:19 | link | commenti 

GIOVEDÌ, 04 MARZO 2010
VIAGGI
Ieri mi è tornata nello stomaco la voglia di visitare qualche bella capitale europea, credo che sia una voglia che c'è sempre e ogni tanto torna a galla. Berlino o Madrid o addirittura Lisbona. Amsterdam la vedrei volentieri, anche se non l'ho mai presa in considerazione. La associo purtroppo al fatto che molti turisti vanno a visitarla solo per una questione di sesso&droga. Andrei anche a Barcellona, la Napoli della Spagna. E anche su, nei paesi nordici, a vedere una di quelle città dal nome impronunciabile e tanto fredde. Evito volentieri le navi da croceria, ieri sono morte due persone per un'onda anomala. Certo, andrei anche in Congo, figuriamoci se non ci andrei. Ma mentre noi andiamo, il nostro Michel torna a Roma. Cosa facciamo? Ci salutiamo dai finestrini degli aerei. Lui che torna, noi che andiamo. Africa sì, ma con cautela. Meglio andarci quando c'è Michel con noi. Il tutto naturalmente deve essere rapportato ai prezzi e costi, che non mi sembrano effettivamente economici. Ieri ho trovato un bel pacchetto volo + hotel per Berlino, 2 notti, partenza sabato mattina e ritorno lunedì. Berlin Berlin. Che bei ricordi di quando sono andato. Ho paura che tornandoci non mi piaccia più come quando l'ho vista la prima volta, è una città cambiata e anche i berlinesi sono cambiati. Fossi andato negli anni '80 a Berlino, non sarei più tornato in Italia. Questione di decadentismo e bianco/nero.

Postato da: river80 a 04/03/2010 08:15 | link | commenti 

MERCOLEDÌ, 03 MARZO 2010
SOGNO
Sul precipizio. Questa notte ho sognato voli, o meglio, ho sognato di volare, meglio ancora, di volare giù da grattacieli e vette alpine. Mai sognato in vita mia ma c'è una prima volta in tutto. Se non ricordo male avevo 3 paracaduti sulle spalle e la tremenda consapevolezza (e anche paura....) che uno dei tre non si aprisse e gli altri di seguito. Morale, mi ricordo questo tremendo volo da un grattacielo indiano o asiatico, e la nebbia tutto intorno. Ma come, già mi butto giù dal grattacielo e in più c'è la nebbia? In Asia? Mi ricordo che volavo e non sapevo quando sarebbe arrivata la fine, in altre parole quando avrei appoggiato delicatamente il mio didietro sulla terra morbida di qualche autostrada o parco. Mi piacerebbe sapere il significato di questo sogno, perchè è una delle poche volte in cui mi ricordo abbastanza bene quello che mi passa per la testa durante il sonno. Poi, verso il mattino mi sono sognato anche i cavalli, le corse e la pista dell'ippodromo completamente ricoperta....di uva....bianca. Mah!?

Postato da: river80 a 03/03/2010 08:15 | link | commenti 

MARTEDÌ, 02 MARZO 2010
UN ALTRO GIORNO
E' un altro giorno che rincorre un altro sogno che va
E' un altro giorno che trascorre in piena normalità
E' tutto qua, tutto nella mia penna, la mia realtà
Sarà eterna perchè ho sempre creduto nell'aldilà
Chi lo sa quello che poi domani succederà
Tengo srette tra le mani tutte le mie verità
Non mi importa se non sono come la comunità
Sono fuori da ogni schema, dalla regolarità
Ho sempre avuto un modo strano di vivere la mia età
di vedere la vita e del senso della responsabilità
chi sa come me di cosa sto parlando
di come forse dovresti essere ma non puoi farlo
quello che hai, prima o poi, dovrai dimostrarlo
Non muore mai ciò che sei, non dimenticarlo...
Parlo perchè questo è il modo migliore
di usare le parole e giocare con la nostra immaginazione

rit.: questa va a ogni generazione da nazione a nazione
senza limitazione, guarda nel cielo la nostra costellazione
tutti con la stessa destinazione (hip hop!) (x2)

E' un altro giorno che trasforma e tutto intorno cambia forma
E' un altro luogo, è un altro modo, è un'altra chance che non ritorna
e non mi chiedo se bisogna o meno aver buona memoria
so soltanto che i ricordi a volte fanno mancar l'aria
sono io che costruisco ogni minuto la mia storia
almeno fino a stasera perchè domani è un altro giorno
e si riparte daccapo, tutto si azzera
sembra la stessa cosa ma è diversa da com'era
io sono uno di quelli che in fondo ancora ci spera
che se in un sogno credi tanto prima o poi si avvera
lascio che succeda, lascio che ogni cosa intorno accada
mentre vado avanti sempre dritto per la mia strada
"non mi guardo indietro" mi dico
ma poco dopo neanche un metro
mi volto e un ricordo mi ha già assalito
domani è un altro giorno e sarà il mio preferito
domani è un altro giorno nel mondo che ho costruito!

rit.: questa va a ogni generazione da nazione a nazione
senza limitazione, guarda nel cielo la nostra costellazione
tutti con la stessa destinazione (hip hop!) (x2)

E' un altro sogno è un altro giorno di normale realtà
chissà quanto durerà non tutta l'eternità
questo tempo, che ci spazza via come il vento
la vita è qui ora adesso in questo momento e non mento
perchè metto tutto il sentimento che ho dentro
prendo esempio da quello che vivo e che sento
ora più che mai sono attento
da me si vede in modo splendido l'alba e il tramonto
ora più che mai ho bisogno di un sogno
credere che tutto sia possibile al mondo
ma credo che non basti credere
che spesso, a volte per cambiare le cose bisogna andare fino in fondo
guarda laggiù, che cosa vedi
è un altro giorno che ci sorride perchè siamo vivi
ora ci credi tieni il passo e non cedi
perchè alla fine ogni cosa sei tu che la decidi!

rit.: questa va a ogni generazione da nazione a nazione
senza limitazione, guarda nel cielo la nostra costellazione
tutti con la stessa destinazione (hip hop!) (x2)
Testo della canzone "Un altro giorno" di Nesli

Postato da: river80 a 02/03/2010 19:35 | link | commenti 

UN PO' DI IERI E DI OGGI
Siamo arrivati con il bolide ieri pomeriggio. Certo che lo smog, le polveri e la terra non aiutano la carrozzaria a mantenersi integra. Comunque siamo arrivati e abbiamo trovato la sorpresa delle nostre piccole piante tutte tagliate. Non esprimo il giudizio su come siano state tagliate, però chiedere il permesso prima di tagliare sarebbe stato più educato e di buon senso. Il tempo fa schifo e siamo arrivati ieri carichi di spesa e di stanchezza. Sarà stato il viaggio? Un po' di tensione? Le cose da fare? Oggi devo assolutamente finire di guardare il libro e poi cominciare a farmi due appunti, un'avventura quasi impossibile. Il mio Amore adesso traffica in bagno e ogni tanto spunta fuori. La sputacchiera sta' bene e chiede pietà, supplica di essere lasciata a riposare per almeno qualche ora. Ieri in un tempo incredibilmente breve abbiamo sistemato tutto nonostante avessimo portato giù a casa il mondo. Ho anche corso sul tappeto per 30 minuti e ho sparato anche qualche scommessa di quelle non difficili, ma azzardate. See you. 

Postato da: river80 a 02/03/2010 08:21 | link | commenti 

LUNEDÌ, 01 MARZO 2010
CREUZA DE MA
Umbre de muri muri de mainé
dunde ne vegnì duve l'è ch'ané
da 'n scitu duve a l'ûn-a a se mustra nûa
e a neutte a n'à puntou u cutellu ä gua
e a muntä l'àse gh'é restou Diu
u Diàu l'é in çë e u s'è gh'è faetu u nìu
ne sciurtìmmu da u mä pe sciugà e osse da u Dria
e a funtan-a di cumbi 'nta cä de pria
E 'nt'a cä de pria chi ghe saià
int'à cä du Dria che u nu l'è mainà
gente de Lûgan facce da mandillä
qui che du luassu preferiscian l'ä
figge de famiggia udù de bun
che ti peu ammiàle senza u gundun

E a 'ste panse veue cose ghe daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi

E 'nt'a barca du vin ghe naveghiemu 'nsc'i scheuggi
emigranti du rìe cu'i cioi 'nt'i euggi
finché u matin crescià da puéilu rechéugge
frè di ganeuffeni e dè figge
bacan d'a corda marsa d'aegua e de sä
che a ne liga e a ne porta 'nte 'na creuza de mä.
Testo della canzone "Creuza de  ma" di De Andrè

Postato da: river80 a 01/03/2010 09:35 | link | commenti 

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